Caserta, scuole bloccate dal Covid:
chiusure a ciclo continuo

Caserta, scuole bloccate dal Covid: chiusure a ciclo continuo
di Ornella Mincione
Lunedì 12 Ottobre 2020, 08:47 - Ultimo agg. 22 Marzo, 05:00
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Raffica di chiusure delle scuole di tutto il Casertano: sempre più alunni e docenti risultano infetti dal Covid. Ragion per cui sono tanti i dirigenti scolastici e i primi cittadini a disporre le chiusure non solo dell'aula che più interessa il paziente positivo, ma anche dell'intero istituto in modo da sanificare al meglio e totalmente l'edificio in questione.

Intanto, anche ieri è giunta la notizia di positività in provincia.

Sono cento secondo il report dell'Asl, i nuovi contagiati che portano il numero totale dei contagi dall'inizio dell'epidemia a 2.696. Un altro dato preoccupante è che è soltanto uno il guarito di ieri, a fronte di cento contagi. Fatto sta che è evidente che ci sia un abbassamento sensibile dell'età dei contagiati, soprattutto dall'inizio dell'anno scolastico. Nonostante il rispetto delle misure di sicurezza, ogni giorno risultano nuovi positivi tra le mura dei vari istituti della provincia.

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A Caserta il liceo Manzoni ha dovuto richiudere i battenti per un secondo caso di Coronavirus: l'edificio deve essere sanificato e per la seconda volta la dirigente Adele Vairo ha disposto lo stop alle lezioni. Anche il sindaco di San Cipriano di Aversa Vincenzo Caterino ha disposto la chiusura per tutta la settimana del liceo scientifico Segre e dell'istituto comprensivo Mattia de Mare. «Gli Istituti - spiega il primo cittadino - resteranno chiusi per giorni cinque dalla data del 12 ottobre 2020 per ottemperare alle direttive dell'Uopc con valutazione dello stato epidemiologico dopo tale periodo. Siamo in attesa delle determinazioni dell'Asl in merito alla catena di contagio (classe e docenti) che chiaramente avrà le sue conseguenze sulla riapertura della scuola».

C'è il caso anche di Mondragone, dove il sindaco Virgilio Pacifico ha disposto la chiusura per oggi e domani del plesso di scuola primaria e materna Arcobaleno, per permettere l'opportuna sanificazione dei locali. il provvedimento è stato necessario dopo l'accertamento della positività di una bimba di nove anni. Anche tre classi della scuola primaria e dell'infanzia della frazione di San Marco Trotti dell'istituto Aldo Moro di San Felice a Cancello sono state chiuse per Covid. Ad annunciarlo è il sindaco Giovanni Ferrara che nel tardo pomeriggio di sabato ha firmato un'ordinanza e dato il via libera alle operazioni di sanificazione.

 

Il Coronavirus non risparmia il convitto Giordano Bruno di Maddaloni. Sabato mattina il rettore Rocco Gervasio ha diramato una nota in cui comunica la sospensione delle attività e avvia ufficialmente per due giorni la didattica a distanza dopo la positività accertata di un collaboratore scolastico originario di Santa Maria a Vico. Ad Aversa resta chiuso l'istituto Gallo anche oggi, così come è chiuso per oggi e domani il liceo classico Domenico Cirillo. Secondo normativa, alla chiusura della classe o dell'aula, il dirigente scolastico deve attivare la didattica a distanza in modo da non interrompere il corso delle lezioni: sempre più vicina l'idea di avere un anno scolastico ibrido, articolato tra lezioni con l'insegnante e la didattica a distanza, tramite computer.

La preoccupazione delle famiglie si fa sempre più nitida: torneremo alla didattica a distanza per tutta la durata dell'orario scolastico? Magari per un nuovo lockdown? La scorsa estate il Ministero dell'istruzione ha considerato questa ipotesi e in una nota diramata all'inizio di agosto si legge: «Nel caso in cui ci fosse, a causa del possibile aumento dei contagi, un nuovo lockdown, le scuole di tutti gli ordini e gradi dovranno adottare delle misure per svolgere la didattica online. Al contrario dei mesi passati, però, si seguiranno delle regole più precise a livello di orari e modalità. Le lezioni, infatti, saranno in contemporanea per tutto il gruppo classe e dovrà essere garantito un orario minimo: almeno 10 ore settimanali per le classi prime della primaria, almeno 15 per le scuole del primo ciclo (primarie, tranne le classi prime, e medie), almeno 20 per le scuole superiori».

Una situazione che non dovrebbe essere nè improvvisata nè con meno valore rispetto alla scuola in normali' condizioni. Intanto, diversamente dalle famiglie, i docenti si preoccupano di far rispettare le misure di sicurezza che, a questo punto, sembra l'unico modo per contenere in concreto il contagio. 

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