Riapertura delle scuole comunali, tutto pronto a Caserta. O quasi. Se infatti il novanta per cento dei lavori di edilizia leggera risulta essere stato completato, così come la manutenzione del verde, resta invece il problema della carenza di aule. Almeno cinque gli istituti che hanno chiesto al Comune di ottenere una serie di container da installare nei cortili interni o comunque nei pressi della scuola per scongiurare i doppi turni e garantire a tutti gli studenti un posto in piena sicurezza e in linea con le nuove misure anti Covid. Tra questi la Dante Alighieri, la De Amicis e la Collecini.
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Sono ventisei in tutto le aule prefabbricate che l'amministrazione comunale dovrebbe allestire nelle prossime settimane per far fronte alle esigenze di circa quattrocento alunni delle scuole primarie e secondarie. «Il Comune ha già attivato tutte le procedure fa sapere l'assessore alla pubblica istruzione, Adele Vairo ed è in attesa della consegna da parte del Ministero. Una soluzione, quella delle aule mobili, particolarmente gradita dai dirigenti scolastici perché consente di far fronte in tempi brevi a tutte le esigenze di tipo organizzativo e logistico oltre che didattico». Trecentomila euro, questo l'importo richiesto dall'Ente al Ministero dell'Istruzione che ha messo a disposizione dei fondi ad hoc finalizzati proprio all'individuazione di spazi alternativi o alla locazione di edifici pubblici o privati da destinare ad aule. Sono costati invece circa quattrocentomila euro, anche in questo caso si tratta di finanziamenti ministeriali, gli interventi di adeguamento alle prescrizioni anti Covid dei trentacinque plessi che ospitano le scuole dell'infanzia, le primarie e le secondarie di primo grado. Nel dettaglio si è proceduto con l'abbattimento delle tramezzature per l'ampliamento delle aule, la riapertura di spazi inagibili per effetto delle infiltrazioni, la riparazione di ascensori, infissi e bagni, l'attivazione di nuovi accessi per scongiurare gli assembramenti all'inizio e alla fine delle lezioni.
Tempi più lunghi invece sono previsti per il restyling della scuola di via Barducci, abbandonata da anni, e per il recupero di un intero piano della Leonardo da Vinci chiuso dopo i danni causati da un incendio. «La ristrutturazione dell'edificio di via Barducci è iniziata tre giorni fa spiega l'assessore all'edilizia scolastica, Alessandro Pontillo mentre i lavori alla Da Vinci inizieranno subito dopo le elezioni. Si tratta di cantieri che non incideranno sulla ripresa dell'anno scolastico ma che abbiamo programmato per poter disporre di una riserva di aule in caso di emergenza. Per questi due interventi investiremo circa 150mila euro di fondi comunali».
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Definite anche le date di riapertura. Il Comune consegnerà le chiavi dei plessi che non sono sede di seggi elettorali nella serata di mercoledì 23, mentre slitterà al 24 settembre la consegna ufficiale per quegli istituti che avranno ospitato le urne elettorali. Ciò per consentire le procedure di sanificazione, igienizzazione, derattizzazione e monitoraggio. «È evidente fanno sapere dal Comune che chi deciderà di aprire in una data successiva al 25 settembre, lo farà sotto la propria responsabilità, e non per cause imputabili all'ente». «Tutto quello che era possibile fare è stato fatto chiosa l'assessore Vairo e peraltro nei tempi dettati dalla Regione». A partire dal 24 settembre saranno riattivati anche tutti i dispositivi di zona a traffico limitato. Anche e soprattutto in corso Giannone. I riflettori saranno ora puntati sugli interventi di miglioramento statico, adeguamento sismico e riqualificazione energetica previsti dal piano triennale dell'edilizia scolastica e programmati per fine ottobre. Si partirà dalla scuola media Giannone e in particolare dal corpo cinquecentesco interno che rappresenta la parte più antica del complesso. Due i milioni di euro di fondi comunitari, ottenuti tramite la Regione. Altri due milioni di euro sono destinati invece alla Dante Alighieri, un milione alla Pollio di viale Lincoln a San Benedetto e quasi seicentomila euro alla Don Milani di via Cilea al Parco Cerasola. Altri sei progetti, tutti già cantierabili, riguarderanno invece l'adeguamento sismico degli edifici scolastici realizzati negli anni '60.