Caserta senza cinema: «Si può ripartire dal teatro Don Bosco»

Dopo l'incendio del multicinema Duel non ci sono più cinema

Il teatro Don Bosco
Il teatro Don Bosco
di Gianrolando Scaringi
Domenica 4 Giugno 2023, 08:59 - Ultimo agg. 16:49
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Una nuova iniziativa per dotare la città di una sala di proiezione cinematografica dopo l'incendio del multicinema Duel avvenuto lo scorso agosto arriva dall'oratorio salesiano di Caserta, pronto a scendere in campo con una attività non nuova per una delle sue storiche infrastrutture: il teatro Don Bosco. Nato, agli inizi, come cinema-teatro ed asservito, più volte, anche a studio televisivo con dirette e prodotti di approfondimento realizzati ai tempi della redazione casertana di TvLuna il "Don Bosco" vedrà ripartire, dall'autunno, nuovamente una sua programmazione cinematografica parallelamente a quella teatrale già consolidata. Un progetto dal grande valore culturale e che tiene conto delle precedenti esperienze vissute al "Don Bosco" ma, come dicono i suoi promotori, con i piedi ben saldi a terra per rendere sostenibile l'operazione e non limitarla ad un fuoco di paglia. «Il venir meno della multisala Duel in città ci ha addolorato spiega don Antonio D'Angelo, direttore dell'Istituto salesiano di Caserta e considerato che, nonostante le tante occasioni di incontro e confronto sul tema in città, nessuno si è attivato per aprire o riaprire una sala cinematografica e che il cine-teatro Don Bosco ha appena terminato i lavori di ristrutturazione, da qualche tempo abbiamo avviato con alcuni ex allievi una riflessione sulla possibilità di riaprire il cinema ridando al "Don Bosco" una delle sue iniziali ragioni di esistere. Il nostro progetto non si configura come una forma di supplenza né una soluzione tampone ma vuole essere il tentativo di dare alla città ciò che le spetta gettando radici solide anche in onore alla tradizione intellettuale, artistica e culturale che, da sempre, caratterizza Caserta».

Il progetto forte della grande tradizione che ha visto l'oratorio essere palestra per attori, musicisti, scrittori, registi e giornalisti punta a ricreare non solo una sala di proiezione nell'ambito salesiano ma a realizzare un vero e proprio punto di riferimento culturale con eventi, iniziative ed opportunità di formazione aperti al territorio. «Proveremo a far rivivere la migliore stagione dell'oratorio nelle sue mille diverse maniere - aggiunge don Antonio D'Angelo - che hanno aiutato non pochi talenti casertani ad esplodere proprio tra le quattro mura dei figli di "Don Bosco". Una volta Fausto Mesolella mi raccontò che aveva cominciato a strimpellare e poi a studiare la chitarra proprio qui in oratorio, aiutato ed accompagnato dai sacerdoti che credevano nello studio della musica, delle arti e, soprattutto, nel talento dei giovani. Ora l'oratorio ci riprova con il cine-teatro "Don Bosco" a lanciare un segno e a dirsi pronto a credere nella città e a dare fiducia ai ragazzi accompagnandoli nel mondo del cinema e del teatro tra una proiezione e l'altra cercando di costruire vere opportunità. Ci rivediamo in autunno e non è solo una promessa». L'elenco dei talenti cresciuti nell'oratorio salesiano è aumentato negli anni, dalle esperienze che hanno visto in don Alfonso Alfano "zi' Fonzo" il proprio mentore fino a oggi. Tra quelle mura si è coltivato il talento musicale, oltre quello di Fausto Mesolella, di Peppe Servillo e lì ha calcato il suo primo palco il premio Oscar e tra i più apprezzati attori del panorama mondiale Toni Servillo. Ancora, gli attori Tony Laudadio e Pierluigi Tortora hanno avuto l'opportunità di scoprire il teatro proprio grazie ai Salesiani di Caserta e, non ultimo, tra liceo ed oratorio si è formato uno dei più apprezzati registi contemporanei italiani, Edoardo De Angelis

 

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