Caserta, kit d'amore per i clochard:
la solidarietà non va in vacanza

Caserta, kit d'amore per i clochard: la solidarietà non va in vacanza
di Nadia Verdile
Giovedì 6 Agosto 2020, 10:40
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Nella calura agostana la solidarietà non va in vacanza. Le volontarie e i volontari del movimento L'Aura lasciano per qualche giorno il loro avamposto di umanità ma non chiudono all'aiuto e alla condivisione. «Abbiamo ieri spiega la presidente Floriana Malagoli temporaneamente terminato la distribuzione per strada (scelta obbligata per l'emergenza Covid 19 perché normalmente i pasti sono forniti in sede), ma per questa pausa estiva, come ogni anno, abbiamo distribuito una borsa di generi alimentari non deperibili per tamponare l'assenza. Nel kit di sopravvivenza abbiamo messo merendine, wafer, pan carré, tonno, formaggio, formaggini, fagioli, funghi in scatola, bibite, acqua, wurstel, mortadelline mono dose, biscotti, uova sode, panini per hot dog, rotoli di carta igienica e fazzolettini imbevuti».

Sono donne con ali di angelo. La loro quotidianità è fatta di accoglienza, accompagnamento, sostegno. Hanno sede, da tre anni, a Caserta in via Renella 120 e sono il punto di riferimento, giornaliero, per oltre quaranta persone. Si dedicano a quanti vivono da ultimi nella società ma che da loro e con loro perdono la classifica e diventano pari.

«Chi vive per strada continua Malagoli , chi non ha mezzi sufficienti per farcela da sola o da solo, è costretto alla marginalità. Ma sono persone con un vissuto, con dentro e alle spalle storie drammatiche. Invisibili troppo spesso alla collettività, sono percepiti, troppe volte, come un fastidio. Noi ci proponiamo di aiutare queste persone a ritrovare la propria dignità e a intraprendere percorsi di inclusione sociale».

Non si sono fermate neanche durante il periodo di confinamento e quotidianamente hanno consegnato i sacchetti con il pranzo utilizzando delle pertiche per mantenere le distanze di sicurezza. Nato dall'amicizia di quattro donne, dall'amore per la cucina, e dalla straordinaria empatia per il prossimo che per loro non ha colore, sesso, religione e ricchezza, da anni si spendono per gli altri. «Abbiamo sempre bisogno di volontari aggiunge la presidente e di aiuto anche di piccole donazioni perché viviamo di carità ma tanti sono quelli che ci soccorrono, la generosità non fa rumore e perciò pochi sanno quante singole persone, fondazioni, esercizi commerciali, associazioni, club ci sostengono con donazioni e gesti d'aiuto. Anche se da lassù c'è qualcuno che muove fili e strade. In questo periodo di chiusura siamo stati aiutati anche da sconosciuti e ancora mi chiedo come mai».

Il movimento si regge grazie alla solidarietà dei volontari e degli operatori. La competenza professionale si affianca all'attenzione del cuore capace di accoglienza e amore. «A chi ha il minimo conclude Malagoli cerchiamo di dare il massimo. I bisogni primari di un essere umano sono nutrirsi, coprirsi, curarsi e parlare con qualcuno disposto, con attenzione e tenerezza, ad ascoltare. Questo è quello che serve perché un essere umano possa essere definito tale».

La sede operativa di «Casa l'Aura» riaprirà, in sicurezza, il 25 agosto. Qui sarà possibile, come accade da anni, anche fare una doccia, parlare, sorridere, sentirsi accolti, leggere un libro, giocare a carte, vedere un film. A «Casa L'Aura» sono una squadra, una decina di volontarie e volontari che si fanno in quattro moltiplicando energie positive, donando sorrisi, consegnando speranze.
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