«Spoofing», frode con carte di credito
tra Italia e Usa: base nel Casertano

«Spoofing», frode con carte di credito tra Italia e Usa: base nel Casertano
Lunedì 1 Luglio 2019, 14:49 - Ultimo agg. 15:05
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Una frode informatica per diversi milioni di euro realizzata tra Italia e Usa attraverso un giro di bonifici e di carte di credito acquisite illecitamente, è stato scoperto dalla Polizia di Stato - Squadra Mobile di Caserta - nell'ambito di un'indagine coordinata dalla Dda di Napoli e portata avanti congiuntamente con funzionari della Fbi, ufficio di New York.

Quattro persone - tre nigeriani e un guineano - sono finiti in carcere su ordine del Gip del Tribunale di Napoli; una quinta indagata, una donna italiana, è stata raggiunta dalla misura cautelare dell'obbligo quotidiano di presentazione alla polizia giudiziaria e dall'obbligo di dimora nel comune di domicilio.

L'operazione, effettuata nei comuni di Castel Volturno e Capodride, è stata eseguita in contemporanea con un'imponente analoga attività condotta sul territorio statunitense e in altri paesi del mondo dagli agenti del Federal Bureau of Investigation. Sul fronte italiano, i bonifici fraudolenti - è emerso - venivano realizzati mediante l'invio delle somme su conti correnti di un imprenditore compiacente il quale, mediante emissione di «fatture a copertura», ne giustificava la ricezione al fine di ritirare immediatamente i fondi e dividerli in percentuale con i complici.

Per quanto riguarda le carte di credito, l'organizzazione si avvaleva di una rete di sodali diffusa tra diversi paesi del mondo, tra cui gli Stati Uniti e il Canada; il collettore di tale network criminale, tra gli arrestati italiani e l'organizzazione, si localizzava in Canada.

Gli inquirenti hanno accertato che gli indagati operavano attraverso un sistema noto come spoofing, ovvero effettuavano telefonate ad istituti bancari, camuffando sia la voce e il numero di telefono. In tal maniera, i chiamanti, simulando di essere correntisti - dei quali avevano preventivamente recuperato alcuni dati personali -, disponevano ogni tipo di operazione finanziaria, compresa la richiesta di invio di duplicati di carte di credito ad indirizzi di copertura, poi recuperate da altri complici.
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