Da Giugliano alla Terra dei Fuochi:
strade deserte e discariche in fiamme

Da Giugliano alla Terra dei Fuochi: strade deserte e discariche in fiamme
di Paolo Ventriglia
Sabato 18 Aprile 2020, 08:39 - Ultimo agg. 09:08
3 Minuti di Lettura

Ennesima notte di fuoco e fiamme, con dispersione nell'ambiente di diossina e veleni ai confini delle province di Napoli e Caserta. Aria irrespirabile da Giugliano a Parete, Lusciano e Trentola Ducenta. «Ieri notte, secondo ormai un copione ampiamente collaudato e consolidato, sono andate a fuoco tonnellate di rifiuti di ogni tipologia, soprattutto tossici e pericolosi, in pratica l'equivalente di un'altra discarica, illegale ovviamente», denunciano gli ambientalisti di Terra Nostrum.

Otto autobotti dei vigili del fuoco, addirittura con un mezzo cingolato, forze dell'ordine ed Esercito sul posto, sono stati impegnati allo spegnimento. «È questa l'ennesima discarica illegale data alle fiamme. Ennesimo disastro ambientale, presso il campo Rom nei pressi della zona Asi di Giugliano con il coinvolgimento di tutti i comuni confinanti. A fuoco tonnellate di rifiuti speciali e tossici di varia tipologia. Pulizia è stata fatta. Emergenza Covid-19 contro emergenza Terra dei fuochi, due pesi due misure. Mano ferma e pugno duro per il Coronavirus, mano molto larga per roghi tossici e scarichi illeciti di rifiuti. La situazione è abbastanza chiara. E ci chiediamo il perché. Il problema Terra dei fuochi non è assolutamente meno grave del Covid, tutt'altro. Il problema è molto più grave. I malati non si vedono subito, ma nel breve e medio termine.

LEGGI ANCHE De Luca allo scontro con Provenzano 

Da queste parti i reparti oncologici degli ospedali sono strapieni», insistono i volontari del movimento impegnato per la salvaguardia dell'ambiente e soprattutto, come amano autodefinirsi, dedito alla difesa della vita dai veleni e dai roghi tossici. La zona più colpita è sempre la stessa, quella sulla linea Giugliano, Parete, Lusciano, Trentola Ducenta, San Marcellino, Casapesenna fino al litorale Domizio. A rincarare la dose arriva anche il commento di Giovanni Papadimitra, presidente del comitato cittadino «Parete, basta roghi! Agire tutti...per l'ambiente» che aggiunge: «Ormai la mattina ho il terrore di aprire porte e finestre per fare arieggiare le stanze così come è consigliato, anche per prevenire il Covid-19. Invece di entrare aria fresca del mattino, essendo la mia abitazione (nel comune di Parete ai confini con Giugliano, ndr) circondata di aperta campagna, entra una puzza di plastiche bruciate, un odore acre e fuliggine che provoca irritazioni alla gola, al naso e agli occhi. E' pazzesco, una vergogna». E ancora ci vanno più duro gli ambietalisti della Terra dei Fuochi. «I droni delle forze del disordine - dicono - per questo non ci sono? Mentre noi non possiamo uscire di casa, criminali senza scrupoli continuano a muoversi indisturbati sul territorio senza alcun controllo da parte dello Stato. Mentre milioni di italiani devono osservare i decreti, altrimenti vengono perseguiti e sanzionati, questa gente continua a fare i comodi loro, indisturbati e senza alcun controllo. Ci stanno avvelenando e nessuno li ferma. Con i roghi tossici ci stanno sterminando nel silenzio complici le Istituzioni. Lo Stato che non ci ha difeso contro i roghi, ora ci vorrebbe difendere dal virus?». Ma non è tutto in quanto all'orizzonte, nei prossimi giorni, si prevedono altri roghi. «Ci sono materiali speciali e pericolosi - dicono gli ambientalisti di Terra Nostrum - freschi di scarico in via Vicinale dei Bovari nei pressi del cimitero di San Marcellino nella zona di confine con Trentola Ducenta.
 


Divani, materassi, mobili e materiali plastici scaricati a margine della strada sono in bella mostra, cataste di guaina. Mentre tantissima gente se ne sta in casa ancora ad affrontare una durissima quarantena, gli stolti criminali continuano a muoversi e a saccheggiare il territorio». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA