Caserta, traffico in tilt per la trappola
nel sottopasso della Reggia

Caserta, traffico in tilt per la trappola nel sottopasso della Reggia
di Franco Tontoli
Mercoledì 28 Settembre 2022, 08:37 - Ultimo agg. 15:39
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La grata di metallo della caditoia pluviale del sottopasso di piazza Carlo di Borbone continua a sgretolarsi, una transenna ha continuato a segnalare dal 14 agosto scorso con nastro rosso all'uscita del parcheggio e del tunnel il pezzo sconnesso e divelto dalla corsia in cui era fissato. Da ieri mattina una nuova transenna è stata sistemata a segnalare altre due «tessere» metalliche di questo gioco del domino che continua a saltare, ieri mattina subito dopo la comparsa della seconda transenna che ha dimezzato la sede stradale percorribile, c'è stata la prova generale di ciò che succederà se il sottopasso sarà interdetto alle autovetture.

In pochi minuti un serpentone di auto ha cominciato a strisciare per via Roma con tappo obbligato in piazza Amico dove alcuni, avvistato il blocco al sottovia, tentavano improbabili retromarce per deviare nel secondo tratto di via Battisti, raggiungere via Verdi, proseguire per via Renella e imbattersi in un nuovo blocco. Qui, superato il budello che è diventato lo sbocco della strada a causa del restringimento del cantiere di sbancamento del costruendo complesso edilizio avviato e stoppato nel giugno scorso, ci si imbatteva nella fila di auto ferme al passaggio a livello fin quando le sbarre si alzavano per la ripresa della transitabilità più volte in successione interrotta per il transito dei convogli ferroviari, cadenze frequenti perché la linea ferroviaria costituisce metropolitana sulla linea Caserta-Napoli via Cancello. Altre conseguenze di questo tipo anche nel segmento di corso Trieste che immette in piazza Dante per via Cesare Battisti e ricongiungere l'anello maledetto in piazza Amico dove si impattava nel blocco, diciamo, capofila.

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Questa descrizione con ritmo ansiogeno è soltanto una parte compresa nei 40-minuti-40 impiegati dal Monumento ai caduti per percorrere corso Trieste e via Battisti da piazza Dante fino a piazza Amico. Tutto questo per una grata di una caditoia pluviale divelta, venuta a far compagnia a un pezzo già «infortunato» e lasciato marcire come un molare per metà già fuori dall'alveolo gengivale. È normale e sopportabile tutto questo? A Caserta per l'amministrazione comunale è normalità, per la cittadinanza la sopportabilità non più essendo arrivata ai massimi livelli. È dal 14 agosto scorso giorno di comparsa della prima transenna che Il Mattino scrive resoconto contabile a cadenza settimanale di questo diciamo inconveniente. Sottolineato più volte l'aspetto ridicolo poi diventato sempre più grottesco di una situazione che si perpetua da circa cinquanta giorni e affonda le proprie radici nientemeno che nel giorno 11 maggio 2014 quando la grata metallica del sottovia si spostava per la prima volta dall'alloggiamento, causava la caduta rovinosa di un ciclomotorista indennizzato dal Comune che velocità il 23 del giugno successivo con la somma di 4.052 euro. Ma questo è solo il primo degli incidenti e degli indennizzi di cui abbiamo notizia, altre ne sono seguiti e altre fughe dall'alloggiamento la grata metallica ha continuato a mettere in atto. La colpevole sciatteria degli ultimi due mesi circa, il disinteresse a disporre i necessari lavori di sistemazione di un guasto risibile e banale nella sua entità ma dalle disastrose conseguenze, vanno imputati all'assessorato diretto da Massimiliano Marzo responsabile tra l'altro dei Lavori pubblici, Traffico e viabilità. Diamo per prescritte, ma non moralmente, le responsabilità di quanti dal 2014 al 2022 non sono stati capaci di sanare un guasto che l'amministratore di un pur modesto condominio eliminerebbe in un paio di giorni. Non si può fare a meno, però, di registrare con sgomento che l'inefficienza continua. Nell'organigramma e funzionigramma disposto dal sindaco il 20 settembre scorso, responsabile del Terzo settore che comprende mobilità e traffico è il dirigente Francesco Biondi che di incarichi ha un bel po': troverà il tempo di trovare un «mastro muratore» per fissare a regola d'arte una grata della caditoia pluviale del regale Sottovia Amalia di Sassonia?

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