Caserta, trovato morto sulle scale
con il cranio fracassato: è giallo

Caserta, trovato morto sulle scale con il cranio fracassato: è giallo
di Mary Liguori
Martedì 23 Marzo 2021, 08:26 - Ultimo agg. 24 Marzo, 19:13
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Aveva venticinque anni e nessun motivo apparente per togliersi la vita. Né, sempre apparentemente, questioni irrisolte con chicchessia che possano far pensare che qualcuno lo abbia aggredito fino alla morte. Eppure è giallo sulla fine di Giuseppe Bove, il 25enne trovato senza vita col cranio fracassato sulle scale di casa ieri pomeriggio, al Parco Cooperativa Costanza di Caserta. Per i familiari che, dopo la tragedia, hanno risposto per ore alle domande dei carabinieri, il giovane non aveva ragione alcuna per suicidarsi. Dai loro racconti è emerso che non si sono resi conto che Giuseppe era privo di sensi sulle scale di casa prima che la vicina desse l'allarme. La donna ha chiamato i soccorsi, ma è stato, purtroppo, tutto inutile. Il giovane è arrivato cadavere in ospedale e la sua morte è avvolta nel giallo. Saranno gli accertamenti forensi a chiarire cosa è veramente accaduto ieri pomeriggio in via Giorgio La Pira, quartiere Puccianiello di Caserta. Come detto, la donna stava rientrando quando si è imbattuta nel corpo del ragazzo e ha chiamato il 118. I medici non hanno però potuto far nulla per salvarlo e, date le strane circostanze, hanno chiamato i carabinieri. Sul posto sono quindi intervenuti i militari della compagnia di Caserta, diretti dal capitano Pietro Tribuzio. Il magistrato di turno alla Procura di Santa Maria Capua Vetere ha ordinato l'autopsia sul corpo della vittima. Il responso degli esami, in assenza di altre evidenze, è fondamentale per chiarire come è morto Giuseppe. Al momento nessuna pista è esclusa.

La posizione in cui si trovava il corpo quando sono arrivati i soccorritori non basta a chiarire la dinamica dei fatti. Era a una certa distanza dalle scale, compatibilmente con una caduta dal terzo piano del palazzo.

Né la ferita mortale sul lato posteriore del cranio, analizzata in sede di analisi cadaverica esterna, basta da sola a chiarire il giallo. Anzi, è proprio il modo in cui Giuseppe è stato ritrovato ad alimentare una lunga serie di dubbi. Il giovane era ai piedi delle scale esterne al fabbricato, in corrispondenza con i balconi del palazzo. Di qui l'ipotesi che possa aver avuto un malore ed essere quindi precipitato, anche se sembra difficile che una persona adulta e in salute possa essere caduta giù da un balcone protetto da una ringhiera in maniera accidentale. Il 25enne abitava con i genitori e due fratelli. Al momento dei fatti, solo parte della famiglia era in casa. La madre era in cucina, il fratello in camera sua. Non hanno saputo dire ai carabinieri se Giuseppe fosse uscito o fosse in casa. I parenti sono stati interrogati a lungo e hanno escluso che possa essersi trattato di un suicidio. Ascoltati anche diversi vicini di casa. Quella della vittima è una famiglia perbene, molto riservata. Il parco residenziale in cui sono avvenuti i fatti, una zona tranquilla e finora mai coinvolta in episodi violenti o di cronaca. Nessuno dei familiari di Giuseppe ha mai avuto problemi con la legge e incensurato era anche il 25enne che, al momento, era disoccupato. 

I militari stanno lavorando per comprendere la personalità della vittima. Il giovane pare avesse delle difficoltà a trovare lavoro e la famiglia stava attraversando un momento difficile per un problema di salute di uno dei membri. Si indaga in tutte le direzioni, in attesa degli accertamenti medico-forensi, per restringere il campo delle ipotesi. La zona, purtroppo, non è videosorvegliata. 

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