Turismo a Caserta: camere più care ma è boom prenotazioni

Sold out in città ma qualche problema rimane

Turisti in fila alla Reggia di Caserta
Turisti in fila alla Reggia di Caserta
di Lidia Luberto
Venerdì 2 Giugno 2023, 10:10
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Un sold out che si conferma e si consolida in questo nuovo lungo ponte di una primavera, peraltro, titubante e capricciosa. Ma neppure il tempo incerto (o forse è proprio quello che sconsiglia le mete marine) frena il pienone nelle strutture di accoglienza cittadine. Certo c'è il concorso di più cause contingenti (due giorni, 2 e 4 giugno, di apertura gratuita della Reggia, la saturazione quasi completa degli alberghi napoletani, la festa scudetto in programma per domenica), ma neppure queste spiegano l'impennata delle prenotazioni. Infatti, ce ne sono già numerosissime per tutti i weekend di giugno, come rilevano le organizzazioni di categoria. Si tratta di un aumento consistente rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando pure sembrava che l'uscita dalla pandemia avesse dato un grosso impulso al movimento turistico. Una situazione che si è determinata, nonostante le tariffe alberghiere siano rincarate. In base ad una ricerca condotta da Assoutenti sui dati Istat, e riportata dal magazine "Si Viaggia", «a Caserta dal 2022 al 2023, i prezzi delle strutture ricettive sono aumentati del 19,8%, dato che piazza la città al nono posto in Italia nella classifica dei rincari delle tariffe medie delle camere di albergo». Il dato conferma, dunque, l'aumento della domanda, la variabile che determina quello, appunto, del costo dell'offerta, come sottolineano i referenti delle associazioni del comparto turistico.

«Le cose sono andate ben oltre le più rosee previsioni: alberghi e ristoranti pieni, file davanti alla Reggia, anche i borghi storici affollati. Sono felice di questa svolta, per molti versi, inattesa - riflette Giovanni Bo, presidente della sezione Turismo di Confindustria Caserta - e spero che sia un trend ormai irreversibile per la nostra città. Peccato che ci siano, malgrado una maggiore attenzione da parte dell'amministrazione comunale, ancora delle criticità di non poco conto. Prima fra tutte, la carenza di parcheggi. Al Tavolo del turismo, una delle iniziative più significative intraprese dal Comune, era stato segnalato il disagio e sollecitato un intervento rapido. Ma, purtroppo, il problema è ancora irrisolto». Sebbene soddisfatto dell'andamento turistico, Lucio Sindaco, presidente Confcommercio Caserta, rimane più critico. «Il dato è certamente più che positivo, ma, di fatto, stiamo raccogliendo questo risultato in modo passivo, nel senso che - spiega - usufruiamo di una congiuntura favorevole, senza che, a monte, vi sia alcuna iniziativa di programmazione capace di convogliare o incidere sui flussi turistici. Insomma, ci sta andando bene perché è un momento positivo, perché la Reggia sta attirando molto e, così, se ne avvantaggia la città. Ma non è merito dell'amministrazione che continua a rimanere poco propositiva. L'unica iniziativa capace di implementare il turismo viene ancora una volta della Reggia. Mi riferisco alla distribuzione di 50 biglietti per ciascuna delle associazioni di categoria, che, poi a loro volta, li distribuiscono alle strutture ricettive associate. Una proposta venuta proprio da noi e accolta dai responsabili del monumento. Era spesso capitato, infatti, che, nelle giornate di accesso gratuito alla Reggia, i turisti che non riuscivano a prenotare la visita al Complesso poi cancellassero anche le prenotazioni alberghiere. Ora, invece, almeno questo pericolo è evitato. Ma c'è una città che non programma e che non crea strategie capaci di attirare e trattenere i visitatori». Per Salvatore Petrella, presidente provinciale Confesercenti, l'iniziativa dei ticket assegnati dalla Reggia a ciascuna delle associazioni di Categoria, è già un passo che fa ben sperare: «E un modo efficace per favorire i pernottamenti nei vari alberghi della città. È una iniziativa che sperimentiamo questo fine settimana ma che potrebbe proseguire in altri periodi dell'anno.

Ci auguriamo che anche questo serva a favorire le presenze in centro città. Anche perciò abbiamo sensibilizzato i commercianti a rimanere aperti. Non va dimenticato, però, che Caserta si avvantaggia della situazione turistica di Napoli, ormai quasi al collasso dal punto di vista della ricettività alberghiera. Ma se da un lato, la città può approfittare di tale condizione, dall'altro deve riuscire a fare e dare di più». 

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