Uccise uomo a pugni in ospedale:
«È capace di intendere e volere»

Uccise uomo a pugni in ospedale: «È capace di intendere e volere»
Venerdì 7 Settembre 2018, 14:09
3 Minuti di Lettura
È capace di intendere e di volere, e quindi può stare in giudizio - e anche in carcere - il 31enne ghanese Charles Kwasi Opoku, che il 3 luglio scorso, nel reparto psichiatrico dell'ospedale di Sessa Aurunca, uccise a mani nude il pensionato 77enne Luca Toscano, anch'egli ricoverato nello stesso reparto. Lo ha scritto a chiare lettere il medico-psichiatra Giuseppe Sciaudone nella perizia commissionatagli dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Orazio Rossi; Sciaudone ha poi confermato l'esito degli accertamenti, nel corso dell'incidente probatorio tenutosi oggi al Palazzo di giustizia. Secondo il professionista, Opoku sarebbe affetto da «disturbo di personalità bordeline», ovvero una forma di disadattamento al contesto sociale che si manifesta con comportamenti impulsivi e spesso violenti. Come accaduto anche verso la fine dell'udienza, quando il ghanese, che fino a quel momento era apparso tranquillo, circondato peraltro dai poliziotti della Penitenziaria, ha iniziato a inveire fortemente verso il sostituto procuratore Domenico Musto, titolare delle indagini, che aveva manifestato l'intenzione della Procura di chiedere il giudizio immediato; alla fine, il ghanese, tra insulti e minacce al pm, non ha voluto firmare il verbale dell'incidente probatorio. Sciaudone ha anche spiegato che lo stato mentale di Opoku è compatibile con il carcere (il 31enne è recluso a Santa Maria Capua Vetere, ndr). In relazione al momento del delitto, Sciaudone ha sostenuto che «il ghanese si trovava in uno stato di mente tale da scemare grandemente, senza però escludere del tutto, la capacità di intendere e di volere». Sulla base della perizia tossicologica, è poi emerso che Opoku aveva assunto marijuana ma soprattutto tanto alcol; il suo disturbo, dunque, non fa venir meno la capacità di essere processato, ma necessita di «un adeguato progetto di cure», ha affermato il medico. Se curato a dovere quindi, Opoku non sarebbe neanche pericoloso socialmente.

Sull'episodio avvenuto all'ospedale di Sessa, intervenne anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini, che in un video pubblicato su Facebook affermò che «l'immigrazione positiva, pulita, che porta idee, energie e rispetto è la benvenuta, ma il mio problema sono i delinquenti, come quello che ha ammazzato un italiano di 77 anni a Sessa Aurunca. Come si fa a morire in un ospedale dopo una vita di lavoro, preso a pugni da una di queste 'risorsè che ci dovrebbero pagare le pensioni» aggiunse il responsabile del Viminale, polemizzando anche con il presidente dell'Inps Boeri. In meno di due mesi le indagini del pm Domenico Musto hanno accertato che Opoku non era pazzo, seppure poteva sembrarlo. L'uomo era stato condotto dagli agenti della Polizia di Stato all'ospedale di Sessa Aurunca perché aveva danneggiato alcune auto in strada a Castel Volturno; due giorni prima era invece stato arrestato dai carabinieri perché aveva distrutto un bar di Destra Volturno, ma era stato poi rimesso in libertà. Sulla vicenda la Procura guidata da Maria Antonietta Troncone ha aperto un altro fascicolo per omicidio colposo, al momento senza indagati; si vuole capire se ci sia stata qualche responsabilità nei sanitari in servizio la notte del 3 luglio al reparto psichiatrico dell'ospedale di Sessa Aurunca.
© RIPRODUZIONE RISERVATA