Caserta, una raffica di multe al rientro dalle ferie: due milioni di incassi

Caserta, una raffica di multe al rientro dalle ferie: due milioni di incassi
di Marilù Musto
Mercoledì 4 Settembre 2019, 10:16
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Due milioni e cinquantamila euro di incassi nel 2018. Il record quest'anno sarà superato. In questi giorni sono in consegna migliaia di multe. Il «regalo» al rientro dalle vacanze. Ma il dato dei due milioni è il frutto di un anno di multe a Caserta, la città con gli automobilisti ossessionati dalla Zona a traffico limitato, vittime di ingranaggi delle macchinette che «distribuiscono» orari per il parcheggio, terrorizzati dal carroattrezzi. La psicosi dei contribuenti per le contravvenzioni non ha fatto calare il numero di multe. I dati sono forniti dal comando della Polizia municipale. In compenso, sono aumentati i residenti che usano biciclette per commissioni, anche se la città della Reggia non ha una pista ciclabile degna di questo nome. E c'è persino chi, come il partito delle Buone Maniere, pensa ai risciò.

 

IL CASO
A conti fatti, Caserta potrebbe «sopravvivere» - nel settore viabilità - solo con il denaro degli automobilisti multati. Due anni fa, infatti, il Comune ha introitato poco più di due milioni di euro per 41.665 verbali elevati dalla polizia municipale. Nel 2018 l'asticella si è alzata, ma di poco. Su 62.050 violazioni accertate, 44.900 sono state le contravvenzioni pagate dai cittadini. Non era ancora l'anno del boom delle biciclette come ripiego. E il 2019? Non è ancora finito. Ma dal 31 agosto fino ad oggi i postini bussano di casa in casa per notificare le salatissime multe in città. Quelle che vanno per la maggiore sono le violazioni della Ztl e il pagamento del parcheggio nelle strisce blu, croce fissa per la maggior parte degli automobilisti. Ma con oltre due milioni di euro di incassi ogni anno le strade della città dovrebbero essere delle piste di tutto rispetto. Peccato che non sia così: in periferia come in centro buche e rattoppi si vedono ovunque.
LA DOMANDA
Ma allora, che fine fanno i due milioni? Manutenzione è la risposta. Così, per evitare di pagare, non resta altro che impugnare la multa. A dare sostegno a chi crede di poterla spuntare c'è l'Adiconsum, un'associazione di consumatori. «Su quindici impugnazioni, almeno un paio sono per le multe di automobilisti di Caserta che ricorrono al Giudice di Pace per la sosta senza pagamento e la Ztl. Ma sono casi rari. Tutti gli altri automobilisti, ricorrono a noi per impugnare le multe dell'autovelox di Marcianise», spiega Vincenzo Pesce, avvocato dell'Adiconsum Caserta. I dati parlano chiaro. I casertani preferiscono pagare piuttosto che impelagarsi in una tormentosa e lunga causa da discutere. «Soprattutto perché solo per il ricorso si spendono all'incirca 40 euro per marche da bollo e il resto, tanto vale sborsare quei quaranta euro per il parcheggio e settanta per l'isola pedonale», conclude Pesce.
IL SISTEMA
In ogni caso, nel 2019 la percentuale di incassi da parte del Comune dovrebbe essere addirittura superiore al 2018 perché all'inizio di quest'anno è stato utilizzato l'Autoscan capture. I residenti, in realtà, si sono ribellati al nuovo sistema di Street control introdotto dalla Polizia municipale di Caserta per sanzionare i veicoli in divieto di sosta. Sono state infatti 2.034 le infrazioni rilevate nel periodo compreso tra metà giugno e metà febbraio (236 solo nei primi dodici giorni del mese in corso) mediante l'impiego di questa telecamera mobile.
Alcune famiglie avevano lamentato di aver ricevuto quattro verbali in un solo mese. Nel dettaglio, questo strumento - costato quasi 17mila euro consente di punire le infrazioni attraverso un accertamento digitale. Ecco che fine fanno parte dei due milioni: si utilizzano per comprare altri strumenti per multare.
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