«Hai guardato e parlato con l’ex moglie del nostro amico e ora dobbiamo spaccarti la testa». Serata movimentata quella di ieri, a piazza Roma a Santa Maria a Vico. Un 50enne è finito in ospedale a Caserta, dopo essere stato medicato allo Psaut dell’ospedale “Ave Gratia Plena” di San Felice a Cancello.
Il tutto è iniziato la mattina di Natale ed è finito nella tarda serata.
Alcune persone hanno raccontato alle forze dell’ordine che già nel giorno della vigilia di Natale, l’operaio era stato intimorito in quanto aveva scambiato qualche chiacchiera con l’ex compagna di uno dei tre. Anche la donna, che lavora come commessa in un noto negozio di abbigliamento dislocato sulla Nazionale Appia, è stata spaventata; le hanno addirittura forato le ruote dell’auto.
Una situazione davvero particolare che ha nuovamente acceso i riflettori su questo tipo di episodi di violenza che spesso, si verificano nei quattro comuni della Valle di Suessola. Intanto, sempre a Santa Maria a Vico è caccia alla baby gang che continua a terrorizzare ragazzi e anziani. L’ultimo episodio è accaduto ai danni un 16enne, che è stato aggredito nella piazzetta del Cellaio. I militari dell’Arma sono sulle tracce di una banda, composta da una decina di persone che circola armata di bastoni di legno. Il 16enne, vittima della gang, è stato soccorso da alcuni passanti e trasportato dal padre allo Psaut di San Felice.
Sulla vicenda il sindaco Andrea Pirozzi, ora preoccupato anche per i finti operai dell’Enel che stanno circolando in città, ha intenzione di vederci chiaro. «Per quanto riguarda questi spiacevoli episodi di aggressione, compreso quello ai danni dell’operaio 50enne, – afferma il primo cittadino - sono in contatto costante con le forze dell'ordine, le quali si sono subito attivate per ricercare i colpevoli azioni così riprovevoli. Le indagini sono in corso e sono fiducioso che alla fine i colpevoli verranno rintracciati e puniti. Voglio rassicurante i cittadini: intensificheremo ancora di più i controlli per far sì che eventi del genere non si verifichino mai più».