Caserta Vecchia in agonia:
rifiuti sul Belvedere del Borgo

Caserta Vecchia in agonia: rifiuti sul Belvedere del Borgo
di Claudio Coluzzi
Lunedì 24 Giugno 2019, 09:05 - Ultimo agg. 13:40
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Un deposito di immondizia a cielo aperto, con tanto di esalazioni maleodoranti, al belvedere di Casertavecchia. Ossia nel punto più bello del Borgo, quello che consente con lo sguardo (dopo la salita della pineta della Torre, tra l'altro rimasta senza pini) di spaziare da Caserta fino a Napoli e alle isole del Golfo. Ieri mattina l'area recintata in malo modo era zeppa di contenitori stracarichi e altri rifiuti erano a terra, un dipendente di un ristorante, con tanto di bidone con la scritta «umido», attraversava tranquillamente il belvedere alle 11, tra i turisti, per scaricare altra monnezza. Il resto del piazzale, inoltre, era occupato da auto in sosta vietata.
 
Nonostante ci sia un bel cartello con divieto di accesso per tutto il centro di Casertavecchia. Ma, del resto, come documentano altre foto, le auto passano e spassano ovunque, anche tra i vicoletti più stretti. In tre ore di questo scempio, ieri mattina, non si è visto un vigile in quello che dovrebbe essere un gioiello Medioevale. Ma basta guardarsi intorno per capire che il Borgo di Casertavecchia è completamente sparito, per quanto riguarda decoro e manutenzione, dall'agenda comunale.

Lo spazio sottostante il Castello è un susseguirsi di rovi e sterpi, tanto che una panchina è ormai sommersa dal verde incolto. All'inzio della salita pedonale per il Borgo, come sempre, venditori abusivi di ogni mercanzia che bloccano i turisti. E qualche metro prima i parcheggiatori, ovviamente anch'essi abusivi, che ti impongono il «pizzo della sosta».

La sensazione è che ognuno fa quello che vuole e dove vuole. Ma il deposito di rifiuti sul Belvedere, nella storia dell'abbandono di Casertavecchia, è da primato. Non c'è mai limite al peggio.
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