Due facce dello stesso problema, dello stesso disagio, la prima positiva l'altra negativa. Due strade del centro cittadino bloccate, la prima per 5 giorni, dal 23 maggio scorso al prossimo 28 ed è il tratto di via Unità d'Italia che dall'incrocio con via Sud Piazza d'Armi porta alla frazione San Benedetto; la seconda è via G.B. Vico dall'incrocio di corso Trieste a quello di via Roma, interruzione che dura dal 2 dicembre 2021.
Disagio sopportabile, quello che riguarda il primo blocco per lavori di sistemazione dell'attraversamento del passaggio a livello, soprattutto per i benefici che deriveranno al traffico veicolare e pedonale. Disagio insopportabile in via G.B. Vico, un palazzotto di due piani di accertata precarietà di stabilità, sgombero inevitabile, palizzata, puntelli e in 5 mesi non si vede è il caso di dire via d'uscita. Torniamo ai lavori al passaggio a livello, annunciati in fine di aprile scorso dall'assessore ai Lavori pubblici e traffico e viabilità Massimiliano Marzo cui va dato atto del riscontro, della traduzione in provvedimenti di istanze periodicamente segnalate.
Fra queste la precarietà degli attraversamenti ai passaggi a livello, quelli della linea per Benevento-Foggia-Bari in particolare, attraversamenti sbilenchi per la pendenza della linea ferrata rispetto a quella stradale che li interseca. «Tutti gli attraversamenti ferroviari aveva informato l'assessore saranno sistemati non con il classico asfalto bensì con il sistema Strail, che è una copertura per attraversamenti a raso affidabile nel tempo e ad alta resistenza, anche se sottoposto a carichi molto pesanti.
In via Vico, però, siamo alla disperazione dei commercianti e dei residenti nei due tronchi della strada, versante via Roma e versante corso Trieste. Transito consentito per i soli pedoni, da via Roma accesso per i residenti anche con auto in controsenso. «Tutto nasce da segnali di cedimento del palazzotto d'angolo su piazza Correra riferisce il titolare di due negozi di abbigliamento dal lato del Corso ; si era ai primi dello scorso dicembre e andava a farsi benedire il beneficio di auspicate vendite favorite dalle tredicesime, una boccata di ossigeno dopo le restrizioni per la pandemia che si andavano allentando».
Arriva, invece, la mazzata del blocco della viabilità non soltanto per i commercianti. «L'abitante di una palazzina retrostante l'edificio riferito pericolante dice un passante non più accedere alla sua proprietà e così anche non possono essere affittati alcuni locali lasciati liberi da precedenti esercenti commerciali». «Per non dire aggiunge un abitante dell'edificio dirimpettaio di quello malato, sulle cui pareti poggiano i pali di sostegno del danno derivato dalla impossibilità di procedere ai lavori di rifacimento della facciata per il blocco». Del quale blocco non si vede soluzione, all'interno della recinzione crescono le erbacce, tralicci e rete di protezione recingono una discarica di rifiuti in costante crescita, il tutto in perfetta sintonia di decadimento che caratterizza piazza Correra su cui affacciano edifici di vergognosa fatiscenza. E' urgente un intervento del Comune, quel palazzotto o va abbattuto o messo in sicurezza, ma senza puntellamenti.