Nonno morto per salvare la nipotina,
ambulanza arrivata dopo 30 minuti

Nonno morto per salvare la nipotina, ambulanza arrivata dopo 30 minuti
di Vincenzo Ammaliato
Lunedì 23 Luglio 2018, 07:00 - Ultimo agg. 24 Luglio, 11:07
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CASTEL VOLTURNO - È morto per salvare la nipotina trascinata dalle correnti. Antonio Tipolo, 70 anni, di Napoli, non ha esitato ad affrontare le onde alte nello specchio di mare antistante il lido California a Ischitella. Ha provato più volte ad afferrare la piccola. Ma senza riuscirci. Erano da poco passate le 15. I soccorsi sono subito partiti da terra con l'imbarcazione di salvataggio e i bagnini. La nipote è stata tratta in salvo. L'anziano è stato trascinato a bordo quando ormai era allo stremo e in condizioni disperate. A terra Tipolo è stato soccorso da un medico presente sul lido. È stata praticata anche la respirazione bocca a bocca ma non c'è stato nulla da fare. Quando è arrivata l'ambulanza, dopo più di 30 minuti a causa dei numerosi interventi nella zona della Domiziana, Antonio Tipolo era già deceduto.
 
Il pensionato è morto riverso sul bagnasciuga mentre un medico cercava di rianimarlo. La tragedia si è consumata in un attimo. Sono le 15.35 quando un bagnante lanci l'allarme: in acqua, nonostante le onde alte segnalate dalla bandiera rossa, ci sono due persone distanti dalla costa in evidente difficoltà. Il primo a tuffarsi in mare è il bagnino di salvataggio, figlio del gestore del lido. Dietro di lui si lancia lo stesso padre. I bagnanti in difficoltà, a venti metri dalla riva, sono un anziano e una bambina di dieci anni. Sono nonno e nipote. Quest'ultima è stata risucchiata a largo dalla corrente; si trova in stato di panico e sta bevendo molta acqua. Il nonno cerca di salvarla. Arrivano i bagnini, che riescono a portare entrambi a riva. Tuttavia, mentre la ragazzina appare subito in buono stato di salute, seppure molto spaventata, l'anziano è in condizioni critiche. L'uomo è svenuto, ha bevuto troppa acqua. Un bagnante chiama il 113 e nell'attesa dell'ambulanza, un medico, cliente del lido, si prodiga per rianimare l'uomo. La professionista pratica diverse manovre specifiche, ma dopo circa cinque minuti deve rinunciare. L'uomo non dà più segni di vita. Sulla spiaggia è lo sgomento per tutti, innanzitutto per i parenti che lo avevano accompagnato a Castel Volturno per quella che doveva essere una tranquilla domenica di mare e che invece si è trasformata in tragedia.

Intanto, l'ambulanza ancora non si vede. Dal momento della chiamata impiegherà circa trenta minuti per raggiungere il lido. Massimiliano Riccio, comandante della Guardia costiera che ha seguito le operazioni di salvataggio dell'intera giornata, non si sente di biasimare sanitari e autisti del 118. «Oggi dice il dirigente dell'ufficio marittimo locale sono stati effettuati solo a Castel Volturno quindici interventi di salvataggio, e in alcuni casi sono stati salvati bagnanti che correvano serio rischio di morte. Alla chiamata del lido California, l'unica e sola ambulanza che serve la zona era impegnata altrove. Si è riusciti a scongiurare più volte la morte, purtroppo in quest'ultimo caso è andata male. E probabilmente, seppure fosse arrivata dopo pochissimi minuti, per l'uomo non ci sarebbe stato nulla da fare, Perché la morte è arrivata poco dopo l'uscita dall'acqua». Tuttavia, elementi più chiari arriveranno dall'istituto di medicina legale di Caserta, dove la salma del settantenne napoletano è stato trasferito dalla spiaggia d'Ischitella e sul cui corpo sarà eseguita oggi o domani l'autopsia. Le indagini sono seguite dalla Capitaneria di porto di Castel Volturno, coadiuvata nelle operazioni in spiaggia dai carabinieri.

Il meteo per oggi prevede mare più calmo e certamente non si registrerà una giornata di caos come quella di ieri. Peraltro, di lunedì non c'è folla sulle spiagge e i pochi bagnanti sono tenuti d'occhio dai bagnini di salvataggio. Nella tarda serata di ieri su facebook è comparsa anche un'altra storia: un giovane immigrato si è lanciato tra le onde e ha salvato tre persone al lido Airone, poco distante dal luogo della tragedia.
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