Weekend in spiaggia a Castel Volturno:
bagno in mare poi nell'immondizia

Weekend in spiaggia a Castel Volturno: bagno in mare poi nell'immondizia
di Vincenzo Ammaliato
Lunedì 22 Giugno 2020, 08:25 - Ultimo agg. 08:44
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La questione ambientale dell'area Domiziana fra luci e ombre. Le prime sono per il risultato più che positivo del monitoraggio dei rifiuti spiaggiati eseguito da Legambiente, che ha visto per la prima volta un brusco calo dell'endemico fenomeno; lo scoramento, invece, è per l'enorme massa di rifiuti d'ogni genere comparsa in tutte le aree urbane e demaniali del territorio nell'ultimo fine settimana.

Quasi certamente si tratta di scarti domestici di cui si sono liberati i tanti bagnanti che qui hanno scelto di passare il primo fine settimana estivo. Castel Volturno, infatti, ha due elementi che inevitabilmente la condannano a restare sporca, e il primo, paradossalmente, è quello della raccolta differenziata eseguita porta a porta, senza bidoni fra le strade. Il secondo, la mancanza di controlli istituzionali per chi non rispetta appunto le regole, perché chi non è dotato di alcun senso civico, sapendo che quasi certamente non riceverà alcuna contravvenzione, abbandona qualsiasi tipo di rifiuto senza rispettare il calendario settimanale dei conferimenti. Per lo più si tratta di gente che non vive in zona, fra cui i turisti del fine settimana, piuttosto i villeggianti che prendono in fitto casa sulla Domiziana. Per tutti questi delinquenti dell'ambiente, però, a breve ci potrebbe essere un'amara sorpresa, che invece diventa più che positiva per il benessere ambientale della citta costiera e di tutti i suoi cittadini e fruitori. Entro un paio di settimane, garantiscono gli amministratori pubblici del municipio, dovrebbero entrare in funzione i venticinque impianti di videosorveglianza del progetto Terra dei Fuochi, che con un investimento da 450mila euro schermerà quasi tutto il territorio.

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Le videocamere registreranno ventiquattro ore al giorno ogni azione sarà eseguita in un'area di duecento metri dall'impianto, riuscendo a riprendere anche piccoli particolari, come targhe di auto, e addirittura tatuaggi impressi sul corpo. I vigili urbani che gestiranno il materiale potranno acquisire le immagini e multare i trasgressori come li avessero colti in flagranza di reato con una pattuglia fisica in strada. Per consegnare l'opera occorre, però, un atto burocratico che stacchi formalmente l'area di Castel Volturno da quella di Mondragone, dove sono i corso le istallazioni di altri quindici impianti di video sorveglianza. Siccome il progetto è unico, e alla città a nord della Domiziana per completare le opere servono ancora alcuni mesi, Mondragone rischia di trascinare nel ritardo anche Castel Volturno. Ma la città alla foce del fiume non può permettersi di trascorrere una nuova estate di passione. È fondamentale le telecamere entrino in azioni, che siano emesse le prime multe e che arrivino a destinazione, così che il tam tam del servizio attivo fra i delinquenti dell'ambiente faccia il resto. Con la speranza che cambio abitudini. Ma toriamo la monitoraggio dei rifiuti spiaggiati eseguito dal circolo di Succivo di Legambiente. I volontari hanno eseguito lo screening per conto della commissione europea, che sta eseguendo specifiche analisi su tutte le coste del vecchio continente.

Ebbene, a Castel Volturno è risultata la presenza di rifiuti sigli arenili in calo del 65 per cento rispetto agli anni passati.

Quasi certamente, ennesima riprova dei comportamenti scellerati umani, che non si sono potuti consumare durante il periodo di quarantena da coronavirus. Ma non possiamo restare confinati per sempre in casa per far rinascere la natura, che va rispettata sempre, soprattutto quando la utilizziamo per le nostre esigenze e necessità, fossero anche, e soprattutto, quelle legate allo svago. 

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