Il dramma di Luigi, il barbiere ucciso a coltellate: ​«Aveva appena comprato casa»

Lascia la moglie e tre figli, il più grande ha sette anni. I social sono pieni delle sue foto

Il luogo dell'omicidio a Castel Volturno; a destra la vittima, Luigi Izzo
Il luogo dell'omicidio a Castel Volturno; a destra la vittima, Luigi Izzo
di Vincenzo Ammaliato
Lunedì 7 Novembre 2022, 09:20 - Ultimo agg. 19:47
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Angosciata, scossa, impaurita, smarrita, intristita. Ieri dopo un paio di giorni di pioggia e maltempo è tornato il sole sul cielo di Castel Volturno, ma per la città domiziana è stata tutt'altro che una domenica di festa. Piuttosto di pianto, con lacrime particolarmente amare. Mano mano che il paese si sveglia, gira veloce di località in località, di viale in viale la notizia dell'assurda morte di Luigi Izzo (nel riquadro a destra), barbiere 38enne, residente nel centro storico, assassinato barbaramente a coltellate da Alessandro Moniello (nel riquadro a sinistra), il padre del ragazzo con cui poco prima aveva litigato il fratello, e un velo di mestizia contagia tutti.

I tanti che lo conoscevano sono chiaramente addolorati e si stringono alla famiglia lacerata. Tutti a Castel Volturno sono scossi per una morte ritenuta, a ragione, assurda, maturata in un clima d'insicurezza pubblica che cresce di anno in anno, di mese in mese. Luigi aveva una moglie e tre figli piccoli. Il più grande ha appena sette anni.

I conoscenti e i clienti del negozio di barbiere lo descrivono come un pompiere, una persona mai pronta ad accendere gli animi, piuttosto a rimediare e cercare ogni volta c'era una qualche discussione a ricucire gli animi. Anche la ricostruzione dei fatti eseguita dagli inquirenti ha confermato il suo carattere mite. L'atteggiamento adottato da Luigi nel corso della lite del fratello con il figlio dell'assassino è tutt'altro di un guerrafondaio, insomma, di chi se la va cercando. Luigi avrebbe diviso i contendenti; subito dopo se la sarebbe presa col fratello, per aver rotto gli occhiali al «rivale», a cui avrebbe poi anche garantito di ricomprarli lui stesso il giorno dopo. Ma per il giovane barbiere quel giorno non è più arrivato.

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Luigi Petrella, il sindaco del centro domiziano, sa che per un caso del genere la legge non consente il lutto cittadino, tuttavia il primo cittadino sta verificando la possibilità di consentirlo ugualmente. Chiaramente la tragedia non assumerebbe contorni meno tristi, né lenirebbe il dolore dei parenti. Ma il sindaco è consapevole si tratterebbe di un omaggio collettivo e sentito alla memoria di un concittadino ritenuto al centro storico di Castel Volturno dove abitava come il classico bravo ragazzo, che non meritava nella maniera più assoluta una tale fine. Sempre disponibile con tutti, Luigi Izzo, ricordano gli amici, nell'ultimo periodo della sua breve vita, era particolarmente euforico e di buon umore. Aveva da poco avviato un secondo lavoro, rilevando una rivendita di autovetture con autosalone sulla Domiziana. E dopo tanti anni di duro impegno e sacrifici, era riuscito a mettere da parte i soldi necessari per comprare un'abitazione, e trasferirsi dall'attuale dimora in fitto con tutta la famiglia nella casa nuova, finalmente di proprietà. Il trasloco sarebbe dovuto cominciare proprio oggi, lunedì. Ma è arrivata prima la tragedia, ha anticipato tutti la follia di un uomo di cinquantatré anni, da poco scarcerato, che si è avventato su di lui con un grosso coltello da cucina. Ha prevalso il delirio, figlio di un territorio fuori controllo, che oggi piange uno dei suoi migliori cittadini e che ha smarrito il senso di sicurezza.

 

Intanto, il suo ricordo viaggia rapido sui social. Le pagine Facebook e Instagram del paese alla foce del fiume Volturno sono invase da foto del giovane barbiere, sempre sorridente, sempre abbracciato a un gruppo di persone felici di condividere momenti di piacere collettivo. Non sono immagini in stile Gomorra, tendenza di molti giovani dell'area, che esprimono sguardi truci e minacciosi. Luigi era davvero un bravo ragazzo, uno dei migliori del paese. Così si esprime Castel Volturno, ed è sincera.
 

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