Trenta bustoni ricolmi di rifiuti d'ogni genere raccolti sulla spiaggia libera a sinistra della foce del canale fognario dei Regi Lagni, quella del Golden Tulip. È il bilancio di una lodevole iniziativa ambientale, che però non è di un gruppo ecologista, né di dipendenti di enti locali nell'esercizio delle loro funzioni, men che meno di incaricati dalla grossa struttura turistico-ricettiva a ridosso dell'arenile dove si allena il Napoli. A prendersi cura del tratto di spiaggia diventato pattumiera è stata, invece, una comitiva di ragazzi che col suo gesto ha dato uno schiaffo morale alla cosiddetta società civile locale, capace di distruggere una spiaggia libera, quasi interamente coperta dai propri scarti domestici, agricoli e industriali. A pulire il tratto di arenile, infatti, è stato un gruppo di turisti che alloggia in un albergo della Domiziana, lo storico Hotel Scalzone. Stranieri del centro Europa, in maggioranza slovacchi. Ragazze e ragazzi in vacanza nel Sud Italia, che invece di dedicare il proprio tempo interamente al relax, al divertimento ad ogni altro desiderio che accompagna ogni viaggiatore, hanno sentito la necessità di pulire un tratto di spiaggia pubblica visto per la prima volta e dove forse non torneranno mai più. Si sono piegati sulla schiena per ore sotto a un sole cocente per raccogliere bottiglie di plastica e di vetro, contenitori di detersivo e fertilizzanti, tubi per irrigazione e cassette di polistirolo, indumenti e parti di automobili. Peraltro, operazione compiuta senza alcun riflettore mediatico capace di restituire all'esterno il gesto dall'alto valore sociale e ambientale.
Ma il gruppo è stato visto all'opera da un fotografo naturalista impegnato spesso in zona per immortalare la fauna e la flora del territorio.
Intanto, al netto della mano straniera, Castel Volturno continua a gongolare per la schiusa delle uova di tartaruga marina, che in questa estate 2021 ha fatto della spiaggia Domiziana la prima in Italia per le nidificazioni. La notte fra sabato e domenica sono state addirittura quattro le schiuse avvenute contemporaneamente e decine di tartarughine si sono tuffate a mare. «Perché mi dite grazie? - ha chiesto Daniel, uno dei giovani slovacchi, ai volontari che gestiscono la raccolta rifiuti nella tartaruga gigante - non ho fatto niente di speciale. Ho pulito la spiaggia perché è un mio dovere come cittadino del mondo. Una attività normalissima. È chi sporca invece che non fa una cosa normale».