Il folle raid del cantante neomelodico: si ferma all'alt e aggredisce i carabinieri

Il folle raid del cantante neomelodico: si ferma all'alt e aggredisce i carabinieri
di Marilù Musto
Giovedì 1 Febbraio 2018, 10:37 - Ultimo agg. 23:27
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Salvatore Visconti e Amir Trabelsi sono i due protagonisti di una brutale aggressione. Il primo ha 23 anni, ed è cantante neomelodico di modesta fama entrato nel mondo delle hit parade del web con il singolo «Io voglio a te»; il secondo ne ha 24 ed è amante dei cavalli. Entrambi vivono a Giugliano e la loro bacheca Facebook è piena di foto con frasi e foto dei protagonisti della serie Gomorra. Su quella di Amir c'è anche Al Pacino nel film Il Padrino. I due hanno reagito con violenza a un posto di blocco dei carabinieri, picchiando con il casco delle moto i militari e investendoli con l'auto-civetta delle forze dell'ordine che hanno tentato di rubare.

La sequenza infernale si è conclusa con l'esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco da parte dei militari a scopo di difesa. I due carabinieri - uno è ferito in modo grave - sono riusciti a fermare i ventenni ribelli e a spedirli in carcere. È successo ieri pomeriggio, in via Veneto, nei paraggi del Villaggio Coppola a Castelvolturno.
 
I ragazzi viaggiavano a bordo di due moto - un Liberty e uno Scarabeo - quando i militari in borghese li hanno fermati per un controllo, ma alla richiesta dei documenti è scattato il pestaggio. Inaspettato. Feroce. Mentre uno dei due, il più violento, veniva bloccato dai carabinieri, l'altro, Visconti, riusciva a entrare all'interno della Fiat Punto dei militari e a inserire la retromarcia. In questo modo ha investito in pieno i due militari, che hanno estratto le pistole e sparato quattro colpi alle ruote per bloccare la vettura. Salvatore Visconti aveva, infatti, già inserito la prima e stava cercando di fuggire quando in via Avellino la macchina si è «inchiodata» al suolo.

Le ruote erano completamente sgonfie: i proiettili avevano perforato gli pneumatici. È stato a quel punto che sono scattate le manette. Visconti è stato poi curato in ospedale per una ferita riportata alla schiena durante la colluttazione. Nulla in confronto alle lesioni procurate ai carabinieri.

I due ragazzi sono cugini e insieme si erano già fatti notare dalle forze dell'ordine, al punto che nel loro curriculum spiccano vari precedenti, come rapine e furti. Niente male per il «duetto» in cerca di guai. Da ieri sono rinchiusi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. I carabinieri della compagnia di Mondragone, invece, sono stati medicati nella clinica Pinetagrande di Castelvolturno. Il più grave ne avrà per 40 giorni a causa di due fratture alla spalla e alla gamba. Intanto si sta cercando di capire il motivo della reazione brutale dei due ventenni. Si trovavano nel casertano per un motivo in particolare? Su questo si sta indagando. Sul profilo Facebook di Salvatore Visconti spunta un suo post in cui si compiace del successo delle sue canzoni: «15 mila ascoltatori su youtube. Sono felicissimo, il mio sogno si è avverato grazie al mio singolo Io voglio a te». Una canzone che per ora non potrà cantare. Almeno per un po'. I due sono infatti rinchiusi in isolamento, in celle separate. Pesanti le accuse. Amir è stato portato in un reparto differente rispetto a quello che ha accolto Salvatore. Su Facebook i due cugini avevano pubblicato una serie di post che mostrano il successo di entrambi nel proprio campo: Salvatore Visconti era riuscito a sfondare nel campo della musica, mentre Amir racconta la sua vita di preparatore atletico di cavalli. Oggi il cantante e l'allenatore dovranno comparire davanti al pubblico ministero della procura di Santa Maria Capua Vetere per la convalida del fermo. Sarà il gip poi a decidere se lasciarli in carcere o concedere i domiciliari. Ipotesi remota quest'ultima, considerando la gravità dei reati.
 
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