Cgil, una corona di fiori per Masslo:
«Ricordarlo è battersi per i diritti»

Cgil, una corona di fiori per Masslo: «Ricordarlo è battersi per i diritti»
Venerdì 23 Agosto 2019, 10:47
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A trenta anni dalla morte sindacati, associazioni e istituzioni del territorio commemorano Jerry Masslo e depositando una corona di fiori presso il cimitero di Villa Literno alle 17 di domani sabato 24 agosto.
 
L’assassinio di Masslo, avvenuto nella notte tra il 24 e il 25 agosto del 1989 ad opera di una banda di malviventi che assaltarono l’abitazione di fortuna in cui viveva insieme altri migranti con lo scopo di rapinarli, fu uno spartiacque per il trattamento dei rifugiati e dei lavoratori stranieri in Italia: la sua morte fece molto scalpore nell’opinione pubblica e diede il via alle prime grandi manifestazioni antirazziste nazionali e all’approvazione di leggi sulla protezione dei rifugiati extraeuropei e al riconoscimento e alla tutela dei diritti dei lavoratori stranieri.

Quest'anno, dopo le polemiche sull'immigrazione, le celebrazioni si tingono di attualità. La Cgil è tra i promotori della commemorazione e scrive in una nota la segreteria Cgil Campania: «Ricordare il sacrificio di Masslo vuol dire continuare a combattere razzismo, caporalato e lavoro nero senza sosta, in ogni luogo, chiamando i cittadini, i lavoratori, le associazioni, la politica, a non abbassare mai la guardia, a restare uniti in un impegno comune per i diritti di tutti, contro le divisioni e contro la paura. Questa giornata di commemorazione assume quindi un valore particolare in questi giorni così difficili per il Paese. Il clima di razzismo, i decreti sicurezza emanati dal ministro Salvini negli ultimi mesi, l’accanimento nei confronti di chi affronta il mare per la salvezza, evidenziano che bisogna tenere ancora alta l’attenzione e la morte di Masslo non può essere dimenticata. La Cgil Campania, sempre dalla parte dei più deboli, con la presenza a Villa Literno vuole confermare il suo impegno per la dignità di tutti i lavoratori a prescindere dalla nazionalità nella convinzione che i diritti non abbiano colore, ribadendo la ferma volontà di mettere in atto ogni azione per chiedere il ritiro di norme contrarie al rispetto dei diritti umani».
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