Piste ciclabili a ostacoli a Caserta,
il capo dei vigili: «Automobilisti ostili»

Ciclabili a ostacoli, il capo della polizia Municipale: «Automobilisti ostili»
Ciclabili a ostacoli, il capo della polizia Municipale: «Automobilisti ostili»
Marilu Mustodi Marilù Musto
Venerdì 22 Aprile 2022, 18:31 - Ultimo agg. 20:00
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Ciclisti arrabbiati, antipatici, veloci e irritabili. Dulcis in fundo: «Cafoni!», così li ha insultati, ieri, un automobilista pacatamente parcheggiato lungo la pista blu dedicata ai ciclisti di Corso Giannone.

Il suo urlo è arrivato dopo aver incassato un rimprovero da un gruppo di sportivi su due ruote, penalizzati e pure bistrattati di rimando. Non poteva andare peggio. Sì, perché a Caserta diventa sempre più difficile circolare in bicicletta: a causa dei sampietrini sconnessi delle vie del centro, certo, ma soprattutto per la cattiva abitudine di parcheggiare ovunque. Che fa irritare, ovvio. Per il poeta Giosuè Carducci i ciclisti erano degli «arrotini arrabbiati» e probabilmente aveva ragione, ma qui a Caserta far rispettare la regola di non sostare lungo la pista blu è diventata una lotta. «È una battaglia persa», spiega Vincenzo Saputo, appassionato ciclista che ogni giorno macina chilometri.

Il centro è un aculeo di mortificazioni per chi ama le due ruote.

Ma un dato consolatorio c’è: nel 2021 la polizia municipale ha stilato 260 verbali per l’occupazione della pista ciclabile a Caserta. Non è bastato? «I casertani, forse, preferiscono pagare. Vogliono stare comodi, seduti in auto ad aspettare che il figlio esca da scuola. Non importa se si trovano su una pista ciclabile», spiega il comandante della polizia municipale di Caserta, Luigi De Simone. Che aggiunge: «Pensano che stando in auto possono evitare le multe, ma non è così. La contestazione va fatta proprio in presenza. La verità è che sono indisciplinati».

Ciò che manca sono sicuramente i controlli, ma non si può certo pretendere che pattuglie di vigili urbani restino tutto il giorno di guardia alle due piste ciclabili sempre occupate: quella di corso Giannone e di via Verdi. L’ autocontrollo è fondamentale. Anche perché al comando dei caschi bianchi sono presenti 67 unità di personale che stanno per diventare 62 per effetto di altri pensionamenti. In attesa del bando – previsto per il 2023 – per l’assunzione di nuovi vigili, si spera di riuscire nei prossimi mesi a potenziare l’organico con sei nuovi agenti. Ma se gli accertamenti vanno a rilento, le ispezioni per i ticket della sosta vanno a gonfie vele: gli ausiliari del traffico spuntano ovunque. E allora, meglio andare a piedi o in bicicletta. 

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I casertani non la pensano tutti così. Nel frattempo, la fila di auto lungo la striscia blu cresce sempre di più, con buona pace dei ciclisti. Ma un cordolo di cemento potrebbe evitare l’occupazione? «Sì. In via Fulvio Renella, ad esempio, il fenomeno è minore grazie alla presenza del cemento che protegge la pista - continua il comandante - il problema di corso Giannone è la direzione e l’ampiezza, non c’è possibilità di concepire il cordolo. Ma di certo nella nuova pista che passerà in via G.M.Bosco e arriverà alla biblioteca è previsto il cordolo che tutela chi ama le due ruote». E pensare che con i rincari del carburante e due parcheggi chiusi in città, sarebbe conveniente spostarsi da un posto all’altro in bicicletta. Il passato non aiuta. «L’anno scorso è stato complesso oltre che surreale e imprevedibile – ha concluso il comandante De Simone - abbiamo dovuto fare i conti con un livello molto alto di stress psico-fisico che ha complicato la gestione del lavoro e l’approccio con gli automobilisti e i cittadini». È un lavoro di equilibrio, il controllo delle infrazioni stradali. Ma a non far cadere mai la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso dovrebbe esserci il buon senso e il rispetto per chi sceglie di non utilizzare la macchina.

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