Cioffi sostituisce Insigne:
tifo da stadio a San Felice a Cancello

Antonio Cioffi al suo esordio in serie A con il Napoli
Antonio Cioffi al suo esordio in serie A con il Napoli
di Aniello Renga
Lunedì 18 Gennaio 2021, 08:00
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L’orologio segna le 14.08; il cronometro, il 79’ minuto di gioco. Entra con il numero 58 Antonio Cioffi da San Felice a Cancello, esce il capitano Lorenzo Insigne autore di una doppietta e soprattutto di un assist dopo un’azione che rende omaggio a Diego Armando Maradona. E proprio al «Maradona» inizia l’avventura del giovane Tony nel massimo torneo del calcio nazionale. 

È festa grande a Talanico, frazione montana di San Felice a Cancello. 

«Una gioia indescrivibile - dicde papà Clemente - davvero fortissima».

Se non fosse per il covid, casa Cioffi sarebbe un via vai di parenti e amici pronti a complimentarsi per questo figlio della città dell’est casertano. Una festa, in realtà anticipata e che continua da quel 2 gennaio, giorno della prima convocazione di mister Gattuso. Un intero territorio, la Valle di Suessola, che attendeva la partita giusta, magari il risultato giusto per vederlo calpestare quel manto erboso, sogno di chiunque abbia mai dato un calcio ad un pallone. Non solo; l’ingresso di Cioffi è stato addirittura chiesto a viva voce sui social del Napoli calcio fino all’ufficializzazione dell’undici di partenza già contro l’Empoli in Coppa Italia, lo scorso mercoledì. 

 

Chissà come aveva immaginato il suo diciottesimo compleanno, in tempo di pandemia, con la classica festa della maturità impossibile a causa delle restrizioni; chissà cosa abbia desiderato come regalo, pur ricevendone uno da un compagno di squadra di nome Koulibaly, altra cosa non certo comune per i coetanei. A un mese da quei 18 anni, è arrivato un regalo meraviglioso; magari i coetanei sognano di andare al «Maradona» da spettatori; qualcuno, a bordo campo come raccattapalle; per Tony, invece, è arrivato il momento di togliersi la pettorina gialla che indossa dal 2 gennaio per riscaldarsi con gli altri. Piove a Napoli, così forte da sentirsi nei microfoni della tv, complice lo stadio muto e senza spettatori; ma per Tony è fuoco d’estate. Entra e in meno di due minuti lancia Politano davanti alla porta, ma il tiro va a lato. Il punteggio è sul 5 a 0 per il Napoli, conto una Fiorentina in preda degli azzurri fin da subito. Al minuto 81 Cioffi mette in campo tutti i suoi 180 cm e il fisico, ancora in costruzione, per lottare in un contrasto col viola Venuti, abbattendolo con tanto di protese di quest’ultimo. Si posiziona lì, in alto a sinistra, dove ama giocare fin dalle giovanili, dove con la fascia di capitano negli under 17 si è fatto valere e notare per quel tiro tagliente di destro che lo rende sostituto naturale di Insigne. Corsa, forza, ma anche personalità, come quando all’88’ esce palla al piede dalla fase di pressing, giocando a due con Demme. Dopo meno di un minuto, la palla di Politano questa volta entra in rete; Tony abbraccia Mertens, Politano, Demme. Un sogno più per gli amici sanfeliciani che per lui lì in campo, abituato a vivere con quei campioni. 

Il fischio finale, senza recupero, fermano a 11 i minuti complessivi di questo esordio. Dopo Raffaele Di Fusco e Giuseppe Volpecina, oggi tocca ad Antonio Cioffi indossare, figlio di Terra di Lavoro, la maglia azzurra in serie A. «Orgoglio sanfeliciano», commenta il sindaco Giovanni Ferrara, con tanto di foto insieme a Cioffi. Dopo l’esordio, già una partita fondamentale mercoledì con la Supercoppa Italiana a Reggio Emilia contro la Juventus; e in settimana è atteso a Napoli il suo procuratore Claudio Vigorelli: in arrivo, il contratto da professionista con la squadra del cuore. 

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