Clima pazzo, piante fragili:
la grande paura dei crolli

Clima pazzo, piante fragili: la grande paura dei crolli
di Fabrizio Arnone
Sabato 30 Ottobre 2021, 08:33
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Alberi con rami sempre più fragili, poca manutenzione e un clima sempre più pazzo, sono il mix micidiale per chi vorrebbe vivere la città di Caserta ed il suo verde in sicurezza. Il giardiniere di 49anni deceduto ieri pomeriggio mentre era al lavoro con i colleghi per potare gli alberi della Reggia di Caserta, ha riaperto il dibattito in città sulla sicurezza degli alberi e sulla loro manutenzione che dovrebbe essere costante e continua nel tempo, ma che finisce per essere un qualcosa di cui ci si interessa solo in prossimità di allerte meteorologiche o a seguito di eventi spiacevoli.

Tragedia alla Reggia di Caserta: colpito da un ramo, muore giardiniere

Solo pochi giorni fa, ad esempio, le violenti raffiche di vento che martedì si sono abbattute sul Casertano hanno divelto un Pinus Pinea del Giardino Inglese.

La foto di quel grosso albero piegato al suolo ha fatto il giro del web preoccupando non poco chi vorrebbe una città sempre più green in cui vivere senza dover però rinunciare alla propria sicurezza. Il parco della Reggia di Caserta era stato chiuso in via preventiva al pubblico a seguito proprio dell'allerta meteo diramata dal dipartimento regionale della protezione civile.

A proposito del Pinus Pinea del Giardino Inglese, però, la direzione della Reggia di Caserta ha subito chiarito che l'intero patrimonio vegetale del Complesso vanvitelliano «è oggetto da due anni di approfonditi studi e verifiche. Un lavoro immane se si pensa alle dimensioni del Parco Reale e ai cambiamenti climatici e dei contesti ambientali in corso. Il Pinus Pinea avevano comunicato nella nota - non verrà rimosso nell'immediato poiché nelle prossime settimane gli esperti delle due Università effettueranno controlli e verifiche per comprendere le cause dello schianto. Tutta l'area sarà sottoposta ad accertamenti. Ci scusiamo per eventuali disagi ma possiamo assicurare che è massimo il nostro impegno per salvaguardare il nostro prezioso patrimonio vegetale e al contempo garantire la sicurezza dei nostri visitatori».

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Ma non è solo il parco della Reggia a preoccupare. Anche la città di Caserta ha un patrimonio verde da curare e preservare. Nonostante ormai soprattutto negli ultimi anni siano stati potati indiscriminatamente decine e decine di alberi su tutto il territorio comunale, ce ne sono ancora alcuni che rischiano di diventare tristi protagonisti di storie dal tragico finale. Solo tra lunedì e martedì scorso, infatti, il forte vento che non ha dato tregua ai casertani, ha provocato la caduta di un grosso ramo proprio all'ingresso del liceo Manzoni di Caserta e di un albero voluminoso nella stradina situata tra piazza IV Novembre (per intenderci, quella dove si trova il Monumento ai Caduti) e la pompa di benzina immediatamente successiva.

Il viale, che porta all'ingresso principale del parco del Macrico, è attualmente utilizzato come parcheggio, in attesa della riapertura al pubblico del multipiano interrato proprio di piazza IV Novembre. Se nel primo caso il ramo non ha ferito né danneggiato nulla, nel secondo caso l'albero è caduto su tre automobili parcheggiate danneggiandole vistosamente. Le auto erano tutte e tre di dipendenti della vicina struttura dell'Azienda Sanitaria Locale di Caserta. Sul posto gli agenti della polizia municipale guidati dal comandante Luigi De Simone hanno fatto i rilievi del caso. Il maltempo e le forti raffiche di vento nel recente passato sono stati la causa delle caduta di tantissimi alberi dal fusto grosso.

Emblematici i casi di via Ferrarecce, di via Gemito e delle colline di Casertavecchia. Tutti casi in cui la caduta degli alberi ha avuto come conseguenza il danneggiamento irreparabile delle auto in transito o parcheggiate nelle immediate vicinanze. Per fortuna in tutti i casi non ci sono stati feriti tra le persone.
 

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