Con l'alloro reale cuscini antidolore firmati dalle donne

La Reggia promuove l'economia circolare basata sulla riduzione degli scarti

Con l'alloro reale cuscini antidolore firmati dalle donne
di Lidia Luberto
Sabato 28 Gennaio 2023, 08:31
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Non solo marmellate, ma anche altri prodotti saranno realizzati attraverso le piante ed essenze del parco della Reggia. L'obiettivo è quello di porre in essere un percorso di solidarietà ed economia circolare promosso dalla Reggia in collaborazione con la cooperativa Eva, che si occupa di aiutare le donne vittime di violenza.
Quest'anno, infatti, oltre alle «marmellate delle Regine», le donne del laboratorio di casa Lorena, produrranno cuscini terapeutici antidolore con le potature dell'alloro del Museo verde.

La raccolta di arance e dell'alloro è cominciata ieri e presto si passerà alla fase della produzione. Il lauro, ottenuto dalle potature degli alberi, ha proprietà calmanti e sedative ed è ideale per le terapie caldo-freddo utili per alleviare tensioni muscolari e dolori cervicali. All'interno dei cuscini oltre all'alloro saranno inserite vinacce, naturali conduttrici di calore donate dall'azienda vitivinicola Aia delle Monache.

La stoffa usata per le federe sarà canapone termico riciclato ed il confezionamento dei cuscini sarà a cura di EvaLab, laboratorio sartoriale nato in un bene confiscato per offrire occupazione a donne sopravvissute alla violenza gestito sempre dalla cooperativa Eva e sostenuto dalla Regione Campania.

«Abbiamo cominciato uno studio sulle erbe presenti nel parco reale. Siamo impegnate da tempo anche nel recupero di alcune tradizioni proprio sull'uso di queste risorse vegetali con la consulenza di una erborista esperta. Così - spiega Lella Palladino, responsabile della cooperativa che ha sede in strutture confiscate alla camorra - abbiamo scoperto le proprietà lenitive e antidolorifiche dell'alloro che verrà essiccato e cucito, insieme ad altre erbe aromatiche, appunto, dentro un cuscino realizzato con spezzoni di stoffa che ci sono stati donati».
La Reggia, in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030, prosegue così, ampliandolo, il progetto delle marmellate, promuovendo l'economia circolare basata sulla riduzione degli scarti e impegnandosi nel contrato dei fenomeni di emarginazione e marginalizzazione con un programma di sviluppo solidale. Gli agrumi del Bosco vecchio, del Giardino inglese della Flora, destinati fino a qualche anno fa alla naturale marcescenza in terra o allo smaltimento oneroso da parte del Iseo, sono utilizzati per la marmellata. Grazie a un protocollo di intesa con la cooperativa Eva, l'Istituto contribuisce ai percorsi ai percorsi di autonomia promossi dalla cooperativa a favore delle donne in uscita in uscita da situazioni di violenza.

La cooperativa Eva, nata nel 1999, è cresciuta negli anni moltiplicando i centri, le sedi, le case rifugio e le attività non solo in provincia di Caserta ma anche a Benevento e a Napoli. Infatti, dopo i due centri di Casal di Principe e i laboratori di catering e di produzioni culinarie, EvaLab da ottobre è anche al Teatro Mercadante, dove ha in gestione la buvette. Inoltre ha creato due atelier, dove si realizzano beni di lusso, collaborazione con l'Accademia delle belle arti di Napoli. Una prima produzione (apprezzatissimi Kimono) è stata fatta con sete di San Leucio, la seconda con stoffe destinate al macero è, invece, recuperate e trasformate in originali e colorate borse. Allo studio attualmente un nuovo prodotto moda da interpretare con sete regalate da un importantissimo marchio internazionale.

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