Covid a Caserta, la denuncia dei sindacati:
«I medici dei Psaut senza mascherine»

Covid a Caserta, la denuncia dei sindacati: «I medici dei Psaut senza mascherine»
Domenica 1 Novembre 2020, 13:49
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«Gravissima carenza di Dpi per i medici dei Psaut di Teano, San Felice a Cancello e Capua oramai da mesi esposti ad un altissimo rischio di contagio. Diffidiamo l'Asl». Così il presidente del Saues, sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria Paolo Ficco che annuncia una diffida all'Asl casertana per l'insufficiente distribuzione di dispositivi di protezione individuale ai medici di emergenza territoriale dei Psaut casertani.

«Non è più tollerabile, tanto più adesso che la curva del contagio è in forte crescita - sottolinea Ficco -, che ai medici dei Psaut non vengano consegnate né le mascherine ffp2 né tantomeno le chirurgiche che, quando consegnate, sono destinate ai pazienti.

Ma davvero qualcuno pensa che si possa tutelare un medico, peraltro già schiacciato da una mole di lavoro impressionante, consegnandogli una mascherina ffp2 al mese? È poi assurdo che questi Psaut non abbiano un servizio di pulizia dedicato, non siano dotati di kit rapidi per il controllo covid dei pazienti né di sufficienti camici monouso e che non sia neppure possibile sostituire l'unica visiera consegnata all'inizio della pandemia se rovinata».

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«Ricordo ai vertici dell'Asl - aggiunge il presidente nazionale del Saues - che Teano, San Felice e Capua contano centinaia e centinaia di contagiati e che proprio a Teano, dove peraltro la struttura sanitaria conta già sette infetti, si è perfino deciso di ospitare nello stesso edificio della postazione sanitaria un covid resort e non si disponga di un servizio di pulizia e sanificazione dedicato ma a rotazione con la struttura di accoglienza dei positivi asintomatici». Per Ficco, che già nelle prossime ore inoltrerà una formale diffida all'Asl di Caserta, «servono risposte immediate, soluzioni concrete a tutela della salute dei nostri medici dalla quale, ricordo, dipende anche quella delle nostre comunità».

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