Coronavirus a Caserta, contagi in risalita:
ventuno casi in più. «Si deve stare a casa»

Coronavirus a Caserta, contagi in risalita: ventuno casi in più. «Si deve stare a casa»
di Ornella Mincione
Lunedì 6 Aprile 2020, 08:38
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Arriva a quota 300 la mole dei casi positivi al Coronavirus in tutta la provincia di Caserta. Sono 21 i casi in più conosciuti ieri, secondo il report dell'Asl. E sono tanti in più perché in alcuni comuni, come Aversa, Portico di Caserta, San Felice a Cancello e Grazzanise la positività è emersa in gruppetti di tre, quattro persone. A dare la notizia dei quattro contagiati, è il sindaco di San Felice a Cancello, Giovanni Ferrara che in un video, in cui annuncia le nuove positività di persone in isolamento domiciliare, tutte monitorate, parla di «situazione che potrebbe sfuggire di mano. Potrebbe aumentare a dismisura, da un giorno all'altro, il numero dei contagiati da Covid 19. Oggi abbiamo degli obblighi, come quello di interrompere i rapporti interpersonali».

Maglia nera per le infezioni da Coronavirus è ancora il comune di Santa Maria Capua Vetere, dove nella giornata di ieri sono stati scoperti altri tre positivi, per un nuovo totale locale di 27 infetti. Intanto, sale a quota 20 il numero dei contagi di Covid 19 nel comune di Aversa, incluse le persone guarite ed i decessi. A comunicarlo è il sindaco Alfonso Golia in un post su Facebook: «Cari concittadini, vi comunico che abbiamo altri due casi positivi. Si tratta dei familiari conviventi con l'ultimo caso purtroppo deceduto. Avevamo messo in conto la probabilità di questi due ulteriori contagi e la situazione è quindi monitorata e sotto controllo. Il triste bollettino della nostra città ci dice che abbiamo dunque 14 casi attualmente positivi. Si tratta del numero più alto registrato in città finita. Voglio rassicurarvi del fatto che siamo in attesa di due tamponi che certifichino la guarigione di altrettanti concittadini. Ci auguriamo che tra oggi e domani possa giungere questa comunicazione, così da abbassare la nostra curva del contagio».

E Aversa è al secondo posto della triste classifica della provincia casertana tra i comuni più colpiti dall'infezione per Covid 19. A seguire ci sono Caserta e Marcianise, entrambi i comuni con 18 casi positivi. Caserta in realtà è ferma da due giorni su questo numero di contagiati. Mentre la scoperta del nuovo caso di Marcianise emerge dal report di ieri dell'Asl. A confermarlo in una nota è stato lo stesso ente comunale guidato dal commissario prefettizio Michele Lastella. «Si tratta di una giovane donna che non presenta sintomi e che conserva uno stato di buona salute. La donna contagiata viene trattata presso il proprio domicilio, con l'adozione di tutte le cautele necessarie alla circoscrizione del contagio. Posti in quarantena obbligatoria e sotto osservazione tutti coloro che con lei hanno avuto contatti.

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Dei 18 pazienti risultati precedentemente positivi al coronavirus, uno è deceduto, un altro è ormai guarito e altri quattro sono considerati in corso di remissione della malattia, dal momento che un loro primo tampone è negativo al Covid-19. Sono ora in attesa della negatività del secondo tampone per poter essere dichiarati anch'essi completamente guariti». Intanto, i nuovi due casi di Grazzanise fanno parte di un nucleo familiare già in isolamento domiciliare. È stato il commissario della città Aldo Aldi ad assicurare la buona condizione fisica delle due persone. Nel frattempo che continua la conta dei nuovi casi in tutta la provincia, l'Asl è pronta a far partire il nuovo reparto del Covid Hospital di Maddaloni che nella giornata di oggi mette a disposizione dei pazienti altri 22 posti letto per la degenza ordinaria. Nei giorni scorsi è stata molto vicina la possibilità di non poter aprire per carenza dei medici: grazie all'aiuto della Uil Fpl e della Cimo che hanno messo a disposizione alcuni medici iscritti alle loro organizzazioni questo non accadrà. Intanto, dall'ospedale provinciale arrivano buone notizie dal fronte donazioni di sangue.

Con la riduzione degli interventi, infatti, sembrerebbe che il numero delle sacche disponibili sia abbastanza sufficiente tanto da poter dire di non essere in emergenza, almeno per ora. Mentre continua l'appello dei farmacisti e dell'Asl rivolto ai cittadini affinché restituiscano le bombole di ossigeno vuote, in modo da poterle riempire e consegnare ad altri pazienti, tra cui quelli Covid in isolamento nella loro abitazione.
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