Coronavirus a Caserta: un morto,
12 contagiati, salgono a 89 i positivi

Coronavirus a Caserta: un morto, 12 contagiati, salgono a 89 i positivi
di Ornella Mincione
Giovedì 19 Marzo 2020, 08:30 - Ultimo agg. 11:04
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La brutta notizia di ieri è sicuramente quella del decesso della donna di 52 anni, ricoverata alla Rianimazione dell'ospedale di Caserta, risultata positiva al Coronavirus. Con lei arrivano a 6 i decessi di persone infette in tutta la provincia di Caserta. Inoltre, nella mattinata di ieri è stata verificata la positività di cinque persone: due di Succivo, un uomo e una donna, una ragazza giovanissima, del 2004, di San Tammaro; un uomo del 54 di Maddaloni e una donna del 1980 di Capua. Mentre in tarda serata è trapelata la notizia di altre sette positivi in tutta la provincia casertana. Dunque, considerando i cinque della mattina, il decesso e i sette della serata, sono 13 i nuovi casi, per un totale di 89 casi positivi.

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Tra questi anche Nicola Caputo, consulente del presidente della Regione Campania e già europarlamentare. E' stato lo stesso Caputo a comunicare pubblicamente l'esito del suo test, attraverso un post sulla pagina Facebook. «Sono risultato purtroppo positivo al Test Covid 19. Non sono spaventato nè allarmato, mi sono affidato con fiducia alle cure del personale specialistico dell'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta e le mie condizioni sono buone. Ho preso tutte le precauzioni del caso ed allertato le persone che mi sono state vicino. Seguirò pedissequamente i protocolli», scrive nel suo post l'onorevole. «Sono sereno - continua - passerà anche questa. Affronterò con determinazione questa sfida. In Campania grazie al governatore De Luca, stiamo affrontando il problema con lucidità e competenza. Ne usciremo vincitori. Vi terrò aggiornati». In questo momento, quindi, la fotografia della situazione casertana è di 89 casi positivi, di cui sei decessi.

Poi ci sono gli altri numeri, quelli che l'Asl ha fino ad ora contato rispetto alle attività messe in campo per fronteggiare l'emergenza. Sono 322 le persone sotto sorveglianza attiva, vale a dire con obbligo di quarantena che vengono monitorate costantemente dagli uffici del dipartimento di Prevenzione collettiva. Altre 1158 sono le persone in «isolamento fiduciario», cioè sono state invitate alla quarantena perchè provenienti dalle zone del nord Italia e, quindi, con concreto rischio di contagio. Fino ad oggi, dall'inizio dell'emergenza l'Asl ha dato disposizione di eseguire 520 tamponi. Un'attività che si fortifica ancora di più. Il Moscati di Aversa, infatti, dovrebbe entrare a far parte della rete dei centri di verifica per il Covid 19, così come sono stati inseriti il Moscati di Avellino, il Ruggi di Salerno e il San Sebastiano di Caserta. Restando all'interno dell'Asl di Caserta, sono in stato di agitazione gli addetti al servizio di pulizie in quanto continuano a lavorare senza gli opportuni dispositivi di protezione.
«La Flaica Cub di Caserta denuncia - si legge in una nota - che presso gli appalti di pulizia e sanificazione dell'Asl di Caserta le ditte GSI e CM, ad oggi ancora non hanno fornito i lavoratori dei necessari DPI per affrontare l'emergenza sanitaria in atto. La mancanza di mascherine e di gel disinfettante è quotidiana e grave. Questi lavoratori vengono esposti ogni giorno in forma pericolosa al contagio di covid-19». I lavoratori «che fino ad oggi con spirito di sacrificio hanno messo a rischio la propria salute per svolgere il proprio compito, e tenuto conto del sempre più alto numero di contagiati nel territorio da loro coperto, ritengono improcrastinabile poter rimandare l'utilizzo della mascherina». Poi, la minaccia dello sciopero, sebbene non autorizzato in questo regime di emergenza: «Anche in questo caso se le autorità competente non interverranno a ripristinare la sicurezza minima del lavoro i lavoratori decideranno quanto prima si astenersi del lavoro ai sensi dell'art. 2 comma 7 della Legge 146/90».

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