Coronavirus a Caserta, altri sei positivi:
medici come nei campi di battaglia

Coronavirus a Caserta, altri sei positivi: medici come nei campi di battaglia
di Ornella Mincione
Martedì 17 Marzo 2020, 08:39 - Ultimo agg. 10:21
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Altri casi positivi al Coronavirus in provincia di Caserta. Sono sei i nuovi contagiati che si aggiungono agli altri sessanta certificati domenica sera. Dei sei positivi di ieri, però, c'è anche un decesso, il quarto conteggiato nei positivi al Covid 19 in tutta la provincia casertana. I nuovi casi sono: due uomini di Santa Maria a Vico, uno del 1994 ed un altro del 1969; un altro uomo di Aversa e una donna di Bellona (sarebbe la sesta in quel comune). Poi, è risultato positivo un uomo del 53 di Santa Maria Capua Vetere e il decesso di una donna risultata positiva post mortem. Dunque ora sono 66 i casi positivi al tampone per il Coronavirus: tre ad Aversa, sei a Bellona, uno a Capodrise, uno a Capua, due a Casagiove, uno a Casal di Principe, due a Caserta, uno a Castel Volturno, due a Cesa, uno a Curti, due a Falciano del Massico, due a Francolise, uno a Lusciano, uno a Marcianise, quattro a Mondragone, uno a Orta di Atella, uno a Parete, uno a Portico di Caserta, due a Sant'Arpino, tre a Santa Maria a Vico, venti a Santa Maria Capua Vetere, due a San prisco, uo a San Tammaro, uno a Villa di Briano, tre a Villa Literno e uno a Vitulazio.

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La donna, 91enne, secondo una ricostruzione della sua storia clinica, ha avuto una febbre alta per diversi giorni, anche più di una settimana. Poi, con una terapia antibiotica consigliatale dal figlio medico sembrava essere ritornata in discrete condizioni di salute, tanto che aveva deciso pochi giorni prima del decesso di tornare alle sue attività quotidiane, come fare la spesa. Una persistente tosse però si è aggravata nel giro di pochi giorni e la donna, che aveva già patologie legate all'età, è morta nella propria abitazione. Il tampone è stato dal figlio, che intanto ha iniziato a sospettare l'infezione da Coronavirus. Ieri, poi, dal Cotugno l'arrivo dell'esito positivo del tampone svolto post mortem. Questo decesso è il quarto dei decessi di persone risultate positive al Covid 19 post mortem. Il secondo nel comune di Santa Maria Capua Vetere, che con i suoi venti casi positivi diventa il comune più colpito dall'infezione.

A distanza dal primo decesso del 6 marzo scorso del 46enne di Mondragone con diverse patologie pregresse, un'altra persona, in questo caso di età avanzata, muore anche per il contagio da Coronavirus. Al contempo però si attendono tutte le verifiche opportune per capire se una delle persone affette da Covid 19 di Bellona sia ancora positiva: circa quattro giorni fa infatti la notizia che la suocera ottantenne del pizzaiolo di Bellona, anche lui positivo, è risultata negativa al tampone di controllo, dopo diversi giorni di ricovero e di terapia. E' ancora inopportuno parlare di guarigione perchè occorrono ulteriori verifiche. Intano si attende l'esito del tampone effettuato su una ragazza di 24 anni di San Felice a Cancello, con dispnea e febbre alta, trasportata dal 118 all'ospedale di Caserta e ricoverata nel reparto di Malattie Infettive. Proprio al nosocomio provinciale ha preso il via l'attività di analisi specifico sul Coronavirus presso la Patologia clinica. La giornata di ieri è stata una giornata di prova', che a quanto pare ha dato buon esito tanto da avviare il centro di verifica presso il Sant'Anna e San Sebastiano già da oggi. Dunque, in Campania, con il Cotugno, riferimento regionale per le indagini sul Coronavirus, possono verificare il Moscati di Avellino, il Ruggi di Salerno e il San Sebastiano di Caserta.

Una ottima notizia per la rete territoriale e per il servizio del 118 che, già stressato dal lavoro emergenziale anche per la carenza di medici, è facilitato nel servizio di trasporto dei tamponi al centro di verifica: fino ad ora questo lavoro consisteva nell'impegnare un'ambulanza per il trasporto al Cotugno. Ma proprio all'interno del 118, i camici iniziano a lamentarsi per la mancanza delle mascherine di ricambio. Quelle degli operatori sanitari, infatti, contengono un filtro che dopo alcune ore va gettato perchè non più utile.

Purtroppo, stando ai racconti degli operatori, sta calando la possibilità di sostituire la mascherina utilizzata. Un disagio importante se si considera che gli operatori del 118 intervengono, specialmente in questo stato di emergenza, sempre con la mascherina, anche quando per la Centrale Operativa non c'è rischio di contagio da Coronavirus. 

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