I legali di Cosentino lo mettono alle strette:
il figlio di Sandokan ritira tutte le accuse

I legali di Cosentino lo mettono alle strette: il figlio di Sandokan ritira tutte le accuse
Giovedì 29 Aprile 2021, 19:01 - Ultimo agg. 20:35
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Si contraddice, e poi si giustifica parlando di probabile «stress», il collaboratore di Giustizia Nicola Schiavone, nel corso del controesame cui l'hanno sottoposto i legali dell'ex sottosegretario Nicola Cosentino nel cosiddetto processo «Eco4», che vede quest'ultimo imputato in appello per concorso esterno in associazione mafiosa dopo la condanna a 9 anni in primo grado.

«Forse ero sotto stress quando ho reso quelle dichiarazioni», ha infatti risposto il figlio del capoclan dei Casalesi Francesco «Sandokan» Schiavone, quando i legali di Cosentino, Stefano Montone, Agostino De Caro ed Elena Lepre, gli hanno fatto notare una palese contraddizione nelle sue accuse a Cosentino. Contraddizione riguardante le elezioni provinciali del 2005 a Caserta, in cui trionfò Sandro De Franciscis, candidato dell'Udeur, a scapito dell'ex esponente di Fi.

Nelle ultime udienze, infatti, Schiavone, rispondendo alle domande del procuratore generale, aveva affermato che in quella tornata elettorale il clan de Casalesi votò per la lista capeggiata da Cosentino, ma quando i legali dell'ex sottosegretario gli hanno fatto notare che, interrogato dalla Dda di Napoli, aveva detto tutt'altro, e cioè che il clan aveva votato per De Franciscis, il figlio di «Sandokan» ha affermato: «Forse ero sotto stress quando ho reso quelle dichiarazioni».

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