Caserta: posti liberi per ricoveri,
il Covid concede una tregua

Caserta: posti liberi per ricoveri, il Covid concede una tregua
di Ornella Mincione
Giovedì 3 Dicembre 2020, 09:45 - Ultimo agg. 13:20
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«Gli ospedali non sono più in sofferenza. Ci sono posti letto liberi e di quelli messi a disposizione dalle case di cura private ne utilizziamo solo il 30%». In poche parole il direttore generale dell'Asl di Caserta Ferdinando Russo riassume la situazione attuale sul fronte Covid, specificando che «non ci sono criticità neanche negli altri ospedali del territorio, quelli dedicati all'intera utenza provinciale». Una sintesi che, insieme ai numeri del report giornaliero pubblicato dall'azienda sanitaria casertana, conforta non poco.

Anche ieri i guariti erano più dei nuovi contagiati di Coronavirus, sebbene si contano ancora decessi, cinque nelle ultime 24 ore. Sono 364 i nuovi positivi mentre altre 908 persone sono ufficialmente uscite dal tunnel dell'infezione. Considerando che i tamponi processati nelle ultime 24 ore sono 3.095, si può calcolare che l'incidenza delle positività è del 12%, vale a dire che su 100 tamponi eseguiti, 12 sono le persone risultate infette. Il calo della diffusione del contagio ormai è un dato consolidato da circa una settimana e viene confermato anche dall'occupazione dei posti letto. Nella giornata di ieri, ad esempio, «su 85 letti del Covid Hospital di Maddaloni erano impegnati 67, di cui tre della terapia Intensiva - dichiara il manager Russo -. Mentre per l'ospedale Melorio, su 50 posti Covid, quattro erano liberi». Poi c'è la situazione delle strutture di sanità privata accreditata. Già da qualche settimana diverse sono le case di cura che hanno offerto la propria disponibilità ad offrire dei posti letto per i pazienti Covid. «Di quei posti stiamo utilizzando solo il 30%», spiega il direttore generale dell'Asl.

Allo stato attuale, la clinica Padre Pio ha offerto 80 posti letto, Santa Maria della Salute 60 e Pineta Grande 30. Se l'azienda sanitaria sta dirottando pazienti in queste strutture fino a occupare soltanto il 30% dei posti, è chiaro che la decongestione negli ospedali non è da addebitare all'ampliamento dei posti letto a disposizione dei pazienti Covid positivi. Esiste effettivamente un calo fisiologico dei ricoveri che però ancora non è possibile leggere nel numero dei decessi, perchè questo è l'indicatore che più tardivamente rifletterà la flessione dei contagi e dei ricoveri. Sicuramente la decelerazione dei contagi si riflette sull'operatività del 118. Si sono praticamente azzerate le file delle ambulanze davanti ai Pronto Soccorso, anche se nell'ultimo periodo emergenziale sono stati resi evidenti alcuni problemi logistici legati alle chiamate di emergenza. Queste chiamate riguardano in particolare quei comuni dell'Agro aversano il cui prefisso telefonico corrisponde a quello napoletano, 081.

Per questo motivo la chiamata dell'utente verso il 118 veniva dirottata alla centrale operativa di Napoli, creando disagi non indifferenti alla logistica degli interventi di soccorso. «Ci siamo attivati scrivendo alla centrale operativa napoletana e agli organi competenti per trovare una soluzione al sistema delle chiamate. Una soluzione che possa far dirottare le richieste alla centrale operativa casertana», spiega il manager Russo. Tra i diversi problemi del 118, sembra che sia fermo al palo quello delle sanificazioni delle ambulanze. Ad oggi le ambulanze si recano fino a Caivano per la sanificazione opportuna, con un costo in termini di tempo non indifferente. «Per le nostre ambulanze, le due di Curti, le sanificazioni vengono effettuate presso una ditta specializzata a Marcianise - spiega Russo -. Per la altre, l'Asl si affida alla ditta La Misericordia di Caivano, la quale, oltre a offrire in convenzione un numero di ore di servizio, dà la disponibilità di mezzi che poi vengono sanificati in un centro indicato dall'ente stesso. Noi dal canto nostro abbiamo rappresentato la difficoltà della sanificazione a Caivano per lo svolgimento dell'attività del servizio 118».
 

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