Covid a Caserta, oltre mille contagi
per la quarta volta da ottobre

Covid a Caserta, oltre mille contagi per la quarta volta da ottobre
di Ornella Mincione
Giovedì 19 Novembre 2020, 08:23 - Ultimo agg. 23 Novembre, 13:58
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La speranza era che un numero così alto non si raggiungesse più. Invece, il report ufficiale dell'Asl di Caserta pubblicato ieri registra un'altra volta oltre 1.000 contagiati: per la precisione 1.037 nelle ultime 24 ore. È la quarta volta che accade dal 30 ottobre scorso. Da allora, in altre due giornate ci fu il triste record. E poi, c'è stata la «tagliola» di ieri. 

Sono stati registrati altri tre decessi, per un totale attuale di 185. Purtroppo, in proporzione poche le guarigioni accertate. Sono 191 le persone uscite dal tunnel del Covid. Il dato disarmante però resta quello dei contagi. Sono 1.037 che, aggiungendoli ai positivi attuali già noti, fanno salire il totale a quota 16.395. È probabile che l'alto numero emerso ieri, dalla processazione di 4.107 tamponi, sia il risultato del periodo precedente alla chiusura per zona rossa in Campania. Potrebbe essere l'effetto delle gite fuori porta o degli ultimi momenti di libertà prima del nuovo lockdown. Fatto sta che i nuovi mille positivi sono spalmati su tutti i comuni della provincia. A partire dai centri più grandi che hanno più residenti positivi, come Caserta e Aversa.

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Nel capoluogo sono emersi altri trenta infetti e ora ci sono 1.237 positivi attuali, mentre nella città normanna sono stati registrati altri 60 cittadini malati, per un totale attuale di 1.148. Senza dimenticare i comuni dell'Agro aversano, ormai sotto una speciale lente di ingrandimento vista la diffusione del contagio, come Casal di Principe che ha registrato altri 50 positivi e ora in totale sono 523, iniziano a essere degni di nota anche centri come Maddaloni, che, con gli ultimi 49 residenti infetti, ora ospita 710 positivi. Poi, Marcianise e Orta di Atella seguono ad oggi un trend in salita come ad altri centri: ora il primo comune totalizza 803 e il secondo 670.

Il territorio è continuamente monitorato dai Team Covid e dalle Usca, le unità speciali.

Soprattutto nelle ultime settimane, con la riorganizzazione ben più articolata delle squadre, l'Asl sta cercando di rendere ancora più capillare l'assistenza Covid. Uno scopo ormai non più opzionale, visto che è sempre più complicato riuscire a trovare posti letto liberi in tutte le corsie dei presidi Covid di Terra di Lavoro. Il manager Russo pochi giorni fa ha annunciato che presto saranno attivi 20 posti letto a San Felice a Cancello: 10 di questi sono già pronti e si attende che si completino gli interventi per attivare anche gli altri. Inoltre, verrà ampliata la disponibilità dell'ospedale Melorio di Santa Maria Capua Vetere. A detta del direttore, verrà aperto all'utenza Covid anche un altro piano oltre agli spazi che ad oggi accolgono i 50 posti letto Covid del nosocomio sammaritano.

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Al netto dell'offerta sanitaria pubblica, poi, resta da aspettare il contributo della sanità privata accreditata. Fino ad ora sono state le strutture di Pineta Grande, Padre Pio e Santa Maria della Salute a ricevere l'ok ai requisiti richiesta per l'operatività dei posti letto utili. Dovrebbero essere presto pronte anche altre tre strutture, Villa Ortensia, Villa Fiorita di Aversa e Villa delle Magnolie. Sempre secondo quanto ha riferito russo nei giorni scorsi, la domanda più cospicua è quella verso l'assistenza medio alta, vale a dire di Terapia Sub intensiva. Delle strutture già operative, soltanto Pineta Grande ha offerto quattro posti letto per la Terapia Intensiva.
 

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