Covid a Caserta, calano i contagi:
si svuotano ospedali e terapie intensive

Covid a Caserta, calano i contagi: si svuotano ospedali e terapie intensive
di Ornella Mincione
Lunedì 30 Novembre 2020, 08:20 - Ultimo agg. 14:11
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«Cammino per strada e non sembra viviamo in zona rossa. Va bene l'utilizzo delle mascherine, ma non è rispettato il distanziamento nè il divieto degli assembramenti». Nonostante i numeri confortanti degli ultimi report dell'Asl di Caserta, incluso quello di ieri, sull'emergenza Covid, il direttore generale dell'azienda sanitaria Caserta Ferdinando Russo è cauto nel fare commenti, soprattutto in virtù della considerazione che non tutti i cittadini sembra stiano rispettando al 100% le misure restrittive. Intanto, la decelerazione dei contagi è confermata anche dai dati del resoconto di ieri, secondo cui sono stati 249 i nuovi positivi a fronte di 619 guarigioni.

«Siamo vicini all'incrocio delle due curve - spiega il manager Russo -. Il trend quindi sembrerebbe quello in discesa, ma dobbiamo aspettare un'altra settimana per avere la certezza che questo sia il dato consolidato». Ora sono 14.535 i positivi attuali, mentre 14.514 le guarigioni accertate. presenti nel report, però, anche nuovi decessi. Sono 8 i pazienti infetti che non sono riusciti ad uscire dal tunnel del Covid e al momento salgono a quota 283 i decessi totali. 

«Questo è l'ultimo dato che inizierà a scendere - commenta il direttore dell'Asl di Caserta -.

Gli attuali decessi provengono dai dati accumulati dalle ultime settimane. Quando per almeno 10 giorni non ci saranno più nuovi ricoveri, matematicamente non ci saranno nuovi decessi». Nel frattempo una conferma che la pressione sul sistema sanitario stia rallentando è data ancora una volta dal numero dei posti letto occupati. 

Ieri, ad esempio, il presidio Covid di Maddaloni registrava «72 posti letto occupati su 85: 13 posti letto, di cui 2 in terapia intensiva (su 15) e altri 11 in degenza ordinaria (su 40)», spiega il manager. Tutti questi dati, però, potranno essere letti soltanto dalla prossima settimana semmai dovessero essere confermati dall'andamento dei dati giornalieri.

Intanto l'ordine dei Medici di Caserta ha espresso solidarietà ai colleghi impegnati nei presidi, garantendo l'assistenza ai pazienti Covid, in risposta ad alcune dichiarazioni del governatore della Campania. «Riprendendo le parole espresse dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in merito all'atteggiamento di alcuni operatori sanitari in servizio nelle Terapie Intensive dei nostri territori, i quali, secondo lo stesso presidente, dopo un certo orario avrebbero un atteggiamento non corretto nel dichiarare la disponibilità di posti letto per effettuare ricoveri, l'ordine dei Medici della provincia di Caserta sostiene la propria vicinanza ai tanti colleghi che quotidianamente offrono il loro impegno in questo momento tanto difficile, andando anche a sopperire a carenze organizzative di vecchia data - si legge nella nota -. Il momento di grave difficoltà per la nostra categoria e per la cittadinanza richiede grande coesione da parte di tutti, come più volte già espresso da quest'ordine. Eventuali omissioni o comportamenti non etici da parte di colleghi vanno verificati prima di essere resi pubblici perché è come se condannassimo una persona prima ancora di capire se deve essere sottoposta a processo. Significa esporre al pubblico ludibrio una categoria che è in sofferenza da anni e negli ultimi mesi sta rischiando quotidianamente la propria vita, significa inasprire ancora di più il già complicato rapporto medico-paziente logorato da tempo e causa di tante aggressioni nei nostri confronti».

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Proprio per dare un supporto all'assistenza Covid, l'amministrazione di Cesa, comune tra i più colpiti dal Coronavirus (233 casi attuali e 10 morti) rispetto al numero totale degli abitanti, ha promosso il progetto Nurse at Home, un servizio gratuito di assistenza infermieristica domiciliare per i pazienti sospetti o infetti, residenti del comune. L'amministrazione guidata da Vincenzo Guida ha concluso infatti una convenzione con l'associazione Albero della Vita, che metterà a disposizione infermieri che potranno andare a casa delle persone per prestare assistenza. Tutte le iniziative saranno assunte dagli infermieri di intesa con i medici di base che hanno in cura il paziente. Il progetto sarà attivo dal lunedì al venerdì (dalle 8 alle 19) ed il sabato (8-12).
 

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