Covid a Caserta, altri 367 contagiati:
si abbassa l'età media, più ricoveri

Covid a Caserta, altri 367 contagiati: si abbassa l'età media, più ricoveri
di Ornella Mincione
Venerdì 5 Marzo 2021, 08:16 - Ultimo agg. 18:48
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Anche ieri il bollettino dei contagi conferma l'ascesa preoccupante dei nuovi casi positivi al Covid in Terra di Lavoro. Sono 367 i nuovi contagiati: un numero che qualche giorno fa sarebbe stato impensabile. Eppure il lieve ma costante aumento degli ammalati, iniziato poche settimane fa, ora inizia a spaventare non poco, soprattutto vista l'occupazione dei posti letto nei presidi ospedalieri dedicati. In particolare, sono quelli che impegnano un'assistenza ad alta intensità a essere sempre più richiesti. In coincidenza di questo, poi, c'è l'età dei contagiati che richiedono cure più importanti: ormai è superata la fase del paziente «tipo» della prima ondata, vale a dire la persona anziana, con malattie pregresse, il quale acuisce patologie in presenza del Coronavirus. Ora è minacciata anche la persona di 40 anni, senza altre patologie, a rischio come tutti gli altri.

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Il report dell'Asl di Caserta parla chiaro: a fronte dei quasi 400 cittadini infetti, emersi dalla processazione di 2.482 tamponi, ci sono 157 pazienti dichiarati guariti. Una proporzione che lascia in vantaggio le nuove positività: ad oggi i pazienti infetti seguiti nei Covid Hospital o dai medici dei Team Covid del territorio sono 4.746, duecento in più rispetto al giorno precedente. Purtroppo sono stati notificati all'Asl di Caserta sei decessi, per un totale di 786 vittime del Covid dall'inizio dell'emergenza.

Un quadro, quello della provincia casertana, che da due giorni inizia a spaventare non poco, tanto che le istituzioni sanitarie temono possa ripresentarsi lo scenario vissuto a ottobre, quando è stato raggiunto perfino il picco dei 1.100 nuovi contagiati in 24 ore. Al contrario di ottobre, però, ora c'è una nuova linea di battaglia seguita dall'Azienda sanitaria, vale a dire quella del vaccino. 

Ieri, stando ai dati dell'Asl aggiornati alle 17.57, sono stati 51.028 gli utenti che hanno ricevuto la prima dose di farmaco, mentre 22.765 la seconda. Di questi, sono stati assistiti 18.104 anziani ultra ottantenni e 14.161 operatori del mondo della scuola, docenti e non. Sono proprio questi ultimi a essere sotto stretta osservazione, visto che la decisione di riprendere la scuola in presenza potrebbe dipendere non poco dal completamento della vaccinazione a tutti i docenti e le figure professionali degli istituti scolastici.

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A proposito dell'ordinanza del governatore De Luca circa il ricorso alla Dad fino al 14 marzo, un'istanza presentata da alcuni genitori di alunni di diverse scuole di Caserta è stata respinta dal Consiglio di Stato. I genitori chiedevano la revoca dell'ordinanza regionale visti i dati a parer loro non allarmanti circa il contagio. Il Consiglio di Stato ha dato parere negativo, ragion per cui gli alunni di ogni ordine e grado della Campania resteranno con la didattica a distanza almeno fino al 14 marzo. Nei prossimi giorni è possibile che ci siano aggiornamenti sul tema, vista la possibilità prospettata da alcuni che la Campania possa diventare zona rossa. Tuttavia, è stato l'ente regionale a diramare ieri una nota circa l'apertura delle adesioni al vaccino alle forze dell'ordine e agli operatori delle università.

Una indicazione che può essere seguita da ciascuna Azienda sanitaria. In provincia di Caserta, i carabinieri del Nas sono stati già vaccinati nella prima fase, vista la loro attività che spesso impegna gli agenti in ambienti sanitari e circostanze di tipo sanitario. È anche possibile che la nuova apertura di adesioni avvenga nel momento in cui sia ritenuta completata la vaccinazione di tutti gli operatori della scuola.

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