Covid a Caserta, guariti il doppio
dei positivi ma c'è il record di morti: 16

Covid a Caserta, guariti il doppio dei positivi ma c'è il record di morti: 16
di Ornella Mincione
Martedì 24 Novembre 2020, 08:23
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È stato il giorno più nero per la provincia di Caserta. I 16 morti riportati dall'Asl nel resoconto di ieri, segnano la giornata con il più alto numero di decessi dall'inizio dell'emergenza. Decessi che confermano una lettura drammatica dell'andamento dell'infezione, sebbene il numero dei nuovi contagi proprio ieri è stato più basso del solito: 309 nuovi positivi, che sono stati superati per la prima volta dopo tanto tempo dai guariti, 717, il doppio dei nuovi contagi certificati. Ora le guarigioni accertate sono in totale 9.183.
Fatto sta che, ricordando le parole del manager dell'Asl Ferdinando Russo, secondo cui è il tasso dei decessi a dare il reale polso della situazione emergenziale, è chiaro che c'è ben poco da rallegrarsi rispetto ai dati aggiornati nel report dell'Asl pubblicati ieri. I nuovi 309 positivi emergono dalla processazione di 1.620 tamponi nelle ultime 24 ore. L'incidenza, facendo il calcolo è scesa molto: sono 19 i positivi ogni 100 tamponi, un dato che arriva dopo venti giorni in cui la media è stata tra i 24 e i 27 positivi ogni 100 tamponi. Al di là del contagio, resta la drammatica situazione di pazienti che non riescono ad uscire dal tunnel del Covid. I decessi sono di cittadini residenti ad Arienzo, Capodrise, Capua, Casal di principe, Castel Volturno, Cesa, Lusciano, Mignano Monte Lungo, Orta di Atella Piedimonte Matese, San Nicola la Strada (qui sono stati due i residenti a morire), San Prisco, Teverola, Trentola Ducenta, Vairano Patenora.

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In molti di questi comuni non erano stati mai registrati decessi collegati all'infezione. È il caso di Piedimonte Matese e Vairano Patenora, ad esempio. Fatto sta che sul territorio continua il monitoraggio dei pazienti positivi attuali, che ora sono 17.159. L'assistenza completamente nelle mani dei Team Covid attivati dall'Asl fin dall'inizio dell'emergenza e da poche settimane riformulate in venti squadre. Si tratta di squadre che si impegnano per la terapia dei pazienti positivi e per il monitoraggio clinico attraverso gli esami diagnostici, eseguiti presso il domicilio stesso del paziente o presso i Covid hospital del territorio dove il paziente viene accompagnato dalle ambulanze. Intanto tutti gli ospedali convertiti per l'emergenza Covid sono ormai pieni.

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Per far fronte alla richiesta di posti letto, la direzione dell'Asl ha dichiarato nei giorni scorsi che saranno presto disponibili 20 posti letto a San Felice a Cancello: 10 di questi sono già pronti e si attende che si completino gli interventi per attivare anche gli altri. Inoltre, verrà ampliata la disponibilità dell'ospedale Melorio di Santa Maria Capua Vetere. Inoltre, verrà aperto all'utenza Covid anche un altro piano oltre agli spazi che ad oggi accolgono i 50 posti letto Covid del nosocomio sammaritano. Al netto dell'offerta sanitaria pubblica, poi, resta da aspettare il contributo della sanità privata accreditata. Fino ad ora sono state le strutture di Pineta Grande, Padre Pio e Santa Maria della Salute a ricevere l'ok ai requisiti richiesta per l'operatività dei posti letto utili. Dovrebbero essere presto pronte anche altre tre strutture, Villa Ortensia, Villa Fiorita di Aversa e Villa delle Magnolie. Delle strutture già operative, soltanto Pineta Grande ha offerto quattro posti letto per la Terapia Intensiva.
 

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