Covid a Caserta, il manager dell'Asl:
«Subito tensostrutture negli ospedali»

Covid a Caserta, il manager dell'Asl: «Subito tensostrutture negli ospedali»
Venerdì 6 Novembre 2020, 12:50 - Ultimo agg. 22 Marzo, 09:59
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«Sabato notte tra Napoli e Caserta avevamo tutte le ambulanze ferme con a bordo i pazienti in attesa di essere ricoverati nei reparti Covid degli ospedali, tutti pieni. Ciò non deve più accadere, per questo stiamo predisponendo tensostrutture al'esterno dei presidi ospedalieri, anche per decongestionare i pronto soccorso, che sono sotto forte stress». È quanto afferma il direttore generale dell'Asl di Caserta, Ferdinando Russo, il quale annuncia che a breve verranno montate «tensostrutture all'esterno degli ospedali di Marcianise e Aversa», dove verranno accolti i malati di Covid in attesa che si liberi un posto nei vari reparti. In tal modo le ambulanze potranno svolgere un servizio più efficiente e veloce, venendo incontro alle tante richieste di soccorso che giungono dal territorio, e che spesso non possono essere soddisfatte proprio per l'intasamento del sistema ospedaliero. Ieri il sindaco di Lusciano, Nicola Esposito, ha denunciato che un cittadino malato di Coronavirus è morto in seguito ad un improvviso peggioramento, perché non è stato possibile ricoverarlo.

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«Conosciamo criticità e disagi - dice Russo - i sindaci fanno bene ad alzare la voce, ma noi lavoriamo tutto il giorno con le risorse che abbiamo. Siamo a corto di medici, ed è quasi impossibile reperirli; per gli infermieri le cose vanno un pò meglio, stiamo scorrendo una graduatoria di 3000 infermieri e piano piano stanno arrivando nuove unità». Gli ospedali Asl riservati ai malati di coronavirus sono pieni: al Covid Hospital di Maddaloni sono 89 le persone ricoverate, quattro in più della capienza prevista, anche se alcuni pazienti dovrebbero essere dimessi; è piena la terapia intensiva (15 posti), la sub intensiva (30) e i posti per i ricoveri ordinari (40). Tutto occupato anche al Melorio di Santa Maria Capua Vetere, parzialmente riconvertito al Covid; presto anche l'ultimo piano del nosocomio verrà riservato ai malati di coronavirus. Altri posti-letto Covid saranno reperiti all'ospedale di San Felice a Cancello, comune quest'ultimo dove il virus si sta diffondendo velocemente ed esponenzialmente tra la popolazione (416 casi), tanto che se le cose dovessero continuare così, nei prossimi giorni potrebbe scattare la zona rossa. Una volta terminati i posti-letto nei presidi pubblici dell'Asl, verranno usati i posti messi a disposizione dalle cliniche private: il Pineta Grande Hospital di Castel Volturno ha già dato disponibilità per 18 posti di sub-intensiva. «La situazione è grave - dice Russo - lavoriamo con una tensione alta e costante ma non siamo ancora al collasso». 

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