Covid a Caserta: «La terza ondata
è in calo ma ora fa più vittime»

Covid a Caserta: «La terza ondata è in calo ma ora fa più vittime»
di Ornella Mincione
Venerdì 9 Aprile 2021, 08:16
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I numeri alti sono ancora evidenti sul report quotidiano dell'Asl di Caserta riguardo l'emergenza Covid. Tuttavia sono numeri che non attestano un aumento di casi positivi attuali ed è forse questa la giusta chiave di lettura. Stando al bollettino, sono 284 i nuovi casi emersi dai 2.971 tamponi processati nelle 24 ore prime della pubblicazione del report. Certificati anche 301 pazienti guariti. Di fatto, l'asta degli attuali ammalati non si è spostata: 7.089 attuali positivi contro i 7.124 del giorno precedente. Inoltre, altro dato interessante è quello dei decessi: ne sono 15 quelli sul bollettino di ieri, con i quali la quota delle vittime del Covid di Terra di Lavoro sale a 1.005 dall'inizio della pandemia, su 56.006 contagiati (di cui 47.912 guariti). Analizzando i dati di queste ultime settimane e applicando il ragionamento del manager dell'Asl di Caserta Ferdinando Russo sulla valutazione dell'evoluzione dell'epidemia, è possibile analizzare il picco della terza ondata guardando alla prima settimana dei numeri di contagi più alti relativamente ai nuovi casi positivi.


Poi, c'è il picco dell'occupazione dei posti letto, fattore che è stato riscontrato in più occasioni di recente, tanto da far elaborare all'Asl un piano per ampliare ulteriormente gli spazi dedicati alla terapia intensiva al Covid Hospital di Maddaloni. Infine, il picco dei decessi, un picco diverso dagli altri, perchè è quell'indicatore che scende più lentamente. Questo perchè in effetti nella maggioranza dei casi si tratta di decessi di pazienti che hanno contratto il virus circa un mese fa e l'attuale situazione è stata già vissuta in provincia di Caserta come altrove, ovvero tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre, quando la quota media dei pazienti morti era intorno alla decina, per poi scemare lo scorso mese. Ora si assiste all'avvio di una nuova ripresa dei numeri di deceduti, almeno stando agli ultimi bollettini dell'azienda sanitaria casertana.

Se il ragionamento di analisi dell'emergenza è applicabile all'attuale circostanza, questo significherebbe che è di fatto iniziata la fase calante della terza ondata.

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A conferma di questo è il fattore importante che riguarda le Terapie Intensive dell'ospedale di Maddaloni: da un paio di giorni ci sono posti letto vuoti che non sono ancora occupati da nuovi pazienti (almeno stando alle ultime notizie di ieri sera). Un dato questo che confermerebbe la lettura degli attuali dati, nonostante la presa di coscienza tragica dell'exitus di pazienti affetti da Covid che hanno maturato complicanze purtroppo irrisolvibili. Nel frattempo non si fermano mai le somministrazioni di farmaco anti Covid e l'Asl casertana monitora costantemente le dosi erogate. Stando ai numeri delle 19.15 di ieri, sono 130.663 le prime dosi erogate, di cui 42.068 i richiami. Poi ci sono le categorie: 29.642 gli assistiti ultraottantenni, 28.793 gli operatori del mondo della scuola e 6.125 gli esponenti delle forze dell'ordine.

Al di fuori di questi ci sono poi i pazienti fragili con i loro conviventi, gli ultrasettantenni e i volontari della Protezione civile a servizio nei punti vaccinali. E' chiaro che l'Asl eroga il servizio agli aderenti: dunque, chi non fa la registrazione sul portale per aderire alla vaccinazione, non può avere il farmaco anti Covid. Ecco perchè da quando è stata avviata la collaborazione con i medici di base, il loro primo compito è stato quello di sensibilizzare e accertarsi che i pazienti più anziani e i fragili avessero fatto la richiesta nella maniera opportuna. Da qui, poi, per chi fa richiesta, saranno proprio i medici del territorio a somministrare a domicilio la dose di vaccino.
 

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