Dopo le «abbuffate» delle feste
verdura e frutta, no dieta drastica

Dopo le «abbuffate» delle feste verdura e frutta, no dieta drastica
di Emanuele Tirelli
Giovedì 7 Gennaio 2021, 08:25 - Ultimo agg. 09:44
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Sono stati giorni di grandi pranzi, di ricche cene, di avanzi consistenti da consumare il giorno dopo, di colazioni abbondanti con i dolci natalizi. Ed è sempre così durante le feste, con un’eccessiva sedentarietà che vede i tragitti più impegnativi consumarsi tra la tavola e il divano. Ma non si tratta di un caso isolato, perché l’alimentazione è sempre meno corretta, tant’è che l’Italia è maglia nera europea per l’obesità infantile e adolescenziale, e la Campania ha il primato nazionale.

Eppure questo comportamento riguarda tutte le fasce d’età, così i banchetti pantagruelici delle festività non hanno fatto altro che aggiungere un tassello all’andazzo generale, che negli ultimi mesi è peggiorato pure a causa dei cambiamenti dettati dalla pandemia.

Insomma, passata l’Epifania, è il caso di recuperare o di iniziare con le abitudini più sane, magari iniziando il nuovo anno prendendosi cura della propria salute. 

La dieta è sempre stata associata alla restrizione, e quindi ha provocato spesso un timore già nell’approccio, nel principio. «Abbandoniamo questa accezione negativa e associamola invece a un’alimentazione corretta», dice la nutrizionista casertana Annalisa Figurato. «Veniamo da un periodo in cui le persone hanno mangiato tanto. Eppure le limitazioni dettate dalle normative anti-Covid avrebbero dovuto ridurre drasticamente sia la convivialità che la conseguente ricchezza delle tavole. Accanto a chi se n’è fregato delle regole, c’è chi le ha rispettate, però, ancora una volta, molto spesso il cibo è stato usato per colmare delle mancanze, e allora il risultato è sempre lo stesso». 

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Sì a frutta e verdura di stagione. No a dolci e carboidrati. «E sfatiamo il mito della detox post abbuffata natalizia. Chi ha ecceduto solo nei giorni di festa, non ha particolari esigenze di purificarsi. Chi invece ha continuato per due settimane, deve prestare maggiore attenzione, e quindi eliminare dolci e leccornie, pasta e pane. C’è bisogno di frutta, verdura, cereali, acqua e tanta attività fisica, cioè camminate a passo svelto, corsetta, bicicletta: anche usare le scale invece dell’ascensore può dare una piccola mano. Di certo, però, non bisogna affidarsi ai bibitoni, e nemmeno ai digiuni. Quelli intermittenti, come pratica ricorrente durante l’anno seguita da un professionista, riescono a disintossicare il corpo. Farlo una tantum dopo le feste e con questo obiettivo non serve a niente: ci pensano quotidianamente già i reni, il fegato e l’intestino. Il discorso cambia per chi soffre di problemi epatici, ma richiede ragionamenti differenti».


LA BILANCIA
Questione di numeri che fanno spavento o rilassano. Ma la bilancia è uno strumento che restituisce un riferimento molto generico. «Non ci dice affatto quanto del nostro peso sia dovuto alla massa grassa o ai liquidi», continua Figurato. «Quindi la bilancia ci dà un’indicazione che va immediatamente approfondita attraverso l’analisi della composizione corporea. Capita spesso che un paziente arrivi dopo le festività natalizie con un aumento di peso, e che questo incremento sia dovuto solo ai liquidi trattenuti a causa di un uso eccessivo di carboidrati. Va da sé che perdere massa grassa e perdere liquidi sono due questioni completamente diverse, che una persona non può valutare senza uno specialista. In generale, però, chi non ha particolari problemi, o necessità di essere seguito, può semplicemente prestare maggiore attenzione alla quantità e alla qualità di ciò che mangia. Il peso è importante, ma l’obiettivo, che lo ricomprende, è quello di proteggere la salute».

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