Discarica a cielo aperto,
Vaccheria ostaggio degli incivili

Discarica a cielo aperto, Vaccheria ostaggio degli incivili
di Lidia Luberto
Giovedì 15 Settembre 2022, 07:29 - Ultimo agg. 18:14
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Non bastano le denunce, non bastano le rimostranze, le foto, l'impegno dei volontari, il loro lavoro spontaneo e appassionato. L'inciviltà e la mancata sorveglianza hanno, infatti, la meglio sull'amore e l'impegno di cittadini virtuosi. Così, di nuovo, a pochi mesi di distanza dalla radicale pulizia, più che altro una sorta di bonifica che portò ad eliminare numerosi sacchi di spazzatura, di materiali di risulta, ci risiamo: la strada che collega la piazza della Vaccheria alla Casina vecchia, è ancora una volta invasa di rifiuti. 

«È davvero avvilente. Non so più cosa dire né fare» è lo sfogo accorato di Giovanni Marino, vice presidente della Pro loco di Vaccheria e, soprattutto, grande amante della sua terra e della storia che questa esprime, per la cui valorizzazione si spende da anni. «A maggio scorso, con ottanta volontari ripulimmo il bosco che costeggia la strada.

Il nostro fu un intervento radicale, infatti, andammo ben oltre la parte visibile dalla strada addentrandoci nella fitta vegetazione. Fummo soddisfatti, nella convinzione che quella zona, ormai pulita e ordinata facesse passare agli incivili l'abitudine ad usare quel tratto di collina come una discarica a cielo aperto. Invece, stamattina (ieri, ndr) passeggiando come spesso mi capita in quei paraggi, ho fatto l'amara scoperta. Cumuli di materiale di risulta, probabilmente, frutto di interventi di ripristino in qualche casa o appartamento. 

Si tratta, probabilmente, dell'iniziativa di qualcuno che, effettua lavori in muratura o di restauro in nero e viene a sversare qua per non dar conto e cercare di risparmiare sui costi necessari per sversare questo tipo di rifiuti. Si tratta, infatti, di pannelli in cartongesso, bidoni di pittura, di colla, tubi di metallo, eccetera. Peraltro aggiunge Marino con il mio gruppo di volontari, avevamo programmato per i primi di ottobre un'altra pulizia straordinaria. Ma è tutto inutile, continueremo ad ucciderci di fatica inutilmente finché il Comune non interverrà in modo efficace. Sono anni, decenni sottolinea Marino - che chiediamo di tutelare laCasina vecchia e l'arteria che collega la Vaccheria con quello splendido edificio, purtroppo, in stato di grave degrado e di colpevole abbandono. Invece, nessuno se ne occupa. Come non ci si occupa di risolvere il problema atavico della stessa frazione storica di Vaccheria. Vediamo solo interventi inutili e inefficaci. Le forze dell'ordine e la polizia municipale, quando passano, non si preoccupano di ciò che avviene: nessuno interviene, neppure verso chi si apparta lungo i margini della strada lasciando, poi, sul posto le tracce dei loro incontri fra lattine, residui di cibo e anche molto peggio. Anzi siamo arrivati al paradosso che, mentre quella zona è terra di nessuno, i vigili hanno elevato multe salate a chi, il 2 luglio, festa importante per la nostra comunità, aveva lasciato l'auto per ascoltare la messa. Un intervento, questo sì inopportuno, che qualcuno ha letto come una mancanza di riguardo e, chissà, quasi un dispetto verso cittadini che non smettono di denunciare e di protestare». 

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Una situazione che viene documentata da anni, inutilmente. «Si va di male in peggio:  nella piazza antistante la chiesa di Santa Maria delle Grazie, oltre agli schiamazzi, alle feste e ai picnic che si protraggono fino alle prime ore del mattino, siamo costretti ogni giorno a constatare i segni dell'inciviltà e della barbarie diventate sistema. L'altra mattina, ad esempio, abbiamo notato sul piazzale decine di melograni schiacciati e sfracellati a terra: si erano divertiti a fare una battaglia con quei frutti raccolti da piante di privati. Un vero scempio, inqualificabile. Mentre sono stati sradicati anche gli ultimi due cestini risparmiati da raid precedenti».
 

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