Il deputato M5S in carcere
da don Barone: «Luce sulle minacce»

Il deputato M5S in carcere da don Barone: «Luce sulle minacce»
di Mary Liguori
Lunedì 17 Settembre 2018, 09:08 - Ultimo agg. 10:04
2 Minuti di Lettura
Questa mattina il parlamentare pentastellato Antonio Del Monaco avrà un colloquio in carcere con don Michele Barone, il prete detenuto da febbraio per abusi e maltrattamenti su una 13enne e per violenza sessuale su due ventenni.

«Per ora è solo un imputato, e per qualsiasi cosa lo si accusi, dobbiamo chiarire cosa è successo nel carcere di Vallo della Lucania e, nel caso, avviare un’ispezione nel penitenziario». Antonio Del Monaco, appreso del trasferimento del sacerdote dal carcere salernitano a quello di Secondigliano, ha deciso di far luce sulle motivazioni che hanno spinto il Dap a spostare il religioso dopo un periodo di isolamento. Perché, stando a quanto trapelato, Barone a Vallo della Lucania è stato minacciato - lo hanno confermato i suoi avvocati senza però scendere nei dettagli - tanto da ritenere a rischio la propria incolumità. 

Il prete è sotto processo ed è stato sospeso dal vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, per avere praticato rituali esorcistici senza alcuna autorizzazione della Diocesi e peraltro assolutamente non coerenti con le pratiche riconosciute dalla Chiesa, ai danni di una ragazzina di 13 anni da lui ritenuta indemoniata, ma in realtà affetta da patologie psichiche.
 
Dopo lo scandalo, altre due ragazze hanno puntato il dito contro Barone, accusandolo di avere approfittato di loro da un punto di vista sessuale. Una delle due ritiene di avere avuto problemi di possessione demoniaca e di essersi rivolta al prete per queste ragioni, mentre l’altra frequentava la chiesetta di Casapesenna in cui il prete teneva le sue messe di liberazione perché ci accompagnava un suo parente. Nel corso delle indagini diverse persone si sono fatte avanti e hanno accusato il sacerdote, dichiarando di aver subito violenze fisiche come quelle che per un anno ha dovuto subire la tredicenne al centro della vicenda. Durante i rituali Barone avrebbe ripetutamente percosso la piccola, fino a procurarle uno sfregio permanente a un orecchio. La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha acquisito alcuni video in cui sono registrate le preghiere di liberazione. 

Il processo è alle prime battute dinanzi al tribunale sammaritano che ha già ascoltato due delle tre vittime in incidente probatorie con modalità protette. Entrambe hanno confermato le accuse dipingendo un quadro inquietante intorno alla figura del sacerdote. Barone, prima dei guai giudiziari, era stimato sia in Italia che all’estero ed era ospite fisso di trasmissioni televisive. Confessore di numerosi vip ha un rapporto di amicizia con due delle veggenti di Medjugorie. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA