Dopo 500mila dosi di vaccino sospeso
l'hub Covid nella caserma «Ferrari Orsi»

Dopo 500mila dosi di vaccino sospeso l'hub Covid nella caserma «Ferrari Orsi»
di Ornella Mincione
Mercoledì 1 Giugno 2022, 08:28 - Ultimo agg. 21:44
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È una sospensione, non una vera e propria chiusura. A ripeterlo sono stati tutti ieri pomeriggio durante la cerimonia di chiusura del presidio della difesa anti Covid realizzato negli spazi della caserma Ferrari Orsi, frutto una proficua collaborazione tra Asl di Caserta e Brigata dei bersaglieri Garibaldi. Sono state circa cinquecentomila somministrazioni quelle erogate, «il che significa che oltre un milione di cittadini si è riversato in questo hub - ha sottolineato ieri il direttore generale dell'Asl di Caserta Ferdinando Russo - Questa non è una chiusura ma una sospensione. La pandemia non è finita e non si cancella per decreto. A dirlo sono i numeri dei posti letto impegnati nelle strutture dedicate».

Tra quello di Maddaloni e l'altro di Santa Maria Capua Vetere sono circa trenta i pazienti ricoverati per Covid nella provincia, sebbene i numeri di contagio stiano ancora calando.

Secondo il report pubblicato ieri dall'Asl, sono 428 i nuovi infetti, emersi dalla processazione di 2.957, con un'incidenza del 14,47%. Nessuna altra notizia di decesso e 825 ammalati sono risultati negativi, portando il totale dei positivi a quota 4.221, 397 in meno rispetto alla giornata precedente.

«Questo nella caserma Ferrari Orsi è stato il più importante hub in Italia e, se non si è accorta di questo la stampa nazionale italiana, se ne sono accorti all'estero, in particolare in Germania, dove la rivista Die Zeit ha sottolineato come la Campania fosse stata la più performante, lì dove Caserta vantava i numeri più alti». Massimo elogio per la Brigata Garibaldi, «per cui non ho parole per il lavoro svolto», ha dichiarato il manager Russo che poi ha donato al comandante generale di Brigata Massimiliano Quarto una targa ed un encomio. Il centro è stato aperto il 23 ottobre 2020 con l'attività di screening e il servizio tamponi. Poi, il 6 marzo 2021 ha iniziato con la campagna vaccinale e il costante aumento dei box, raggiungendo le centomila dosi erogate già a due mesi dall'apertura. «Ringrazio tutte le forze in campo, Prefettura, Questura, l'Asl e le associazioni», ha detto il comandante Quarto rivolgendosi ai rappresentanti istituzionali presenti. Con loro anche l'assessore comunale al Diritto alla salute Vincenzo Battarra che ha sottolineato come «le persone sono state in questo presidio perché sapevano di entrare in una strada ben organizzata, con una buona assistenza. Abbiamo portato avanti un modello, il modello Caserta - ha continuato - noi nell'ambito delle nostre capacità e l'Asl nell'ambito delle sue». 

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«Abbiamo avuto un'idea e con perseveranza e la ferma volontà realizzatrice l'abbiamo portata avanti, non focalizzandoci sul processo - ha spiegato il generale di brigata Quarto - L'obiettivo era di vaccinare il maggior numero di persone e siamo arrivati a vaccinarne 350 in un'ora. Abbiamo avuto il coraggio di assumerci una responsabilità». E poi ha aggiunto: «Questo centro deve essere lasciato a questa terra, con la consapevolezza che se ci mettiamo insieme siamo capaci di raggiungere obiettivi». In ultimo anche il saluto della referente dell'Avo di Caserta Antonietta Rispoli, la quale ha consegnato una targa al massimo esponente della Brigata Garibaldi. La presenza dell'Avo è simbolo delle diverse associazioni che hanno fatto fronte all'attività del centro vaccinale dalla sua apertura ad oggi. Poi, alle 19.01, l'ammaina bandiera dell'hub vaccinale della caserma Ferrari Orsi, con le note dell'inno di Mameli suonato da alcuni membri della fanfara della brigata.

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