Duecento volte Paradiso,
il giardino perso e dipinto

Duecento volte Paradiso, il giardino perso e dipinto
di Lidia Luberto
Giovedì 5 Maggio 2022, 08:55 - Ultimo agg. 10:48
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Una mostra «Frammenti di Paradiso. Giardini nel tempo alla Reggia di Caserta» per raccontare, in modo colto e approfondito il giardino (quello vanvitelliano), ma anche gli altri, come la maggior parte dei non addetti ai lavori non l'ha mai, forse, neppure immaginati. Ma anche una proposta turistico-culturale per un pubblico internazionale e, si spera, numeroso e meno frettoloso. Questo il senso della esposizione che si terrà nelle Sale dell'Appartamento della Regina a Palazzo reale dal 1° luglio al 16 ottobre.

La mostra, curata da Tiziana Maffei, direttore della Reggia di Caserta, Alberta Campitelli e Alessandro Cremona, ha un taglio inedito che unisce ricerca scientifica e spettacolarità. Infatti, attraverso l'esposizione di duecento opere tra dipinti, disegni, sculture, erbari, libri e oggetti d'arte e interpretazioni contemporanee, si racconta la storia del giardino. Il ricco progetto espositivo, nel mettere a fuoco i vari temi legati alla storia del Parco reale, ripercorre anche quella del «giardino»: i «giardini all'italiana» o «alla francese» e quello più libero del modello «all'inglese», che corrispondono ai diversi contesti culturali dei quali sono espressione. Ne deriva un caleidoscopio di rappresentazioni che evocano, attraverso il contatto con la natura, l'Eden perduto. Nell'articolarsi delle sezioni della mostra sono presentate opere, in molti casi inedite, provenienti da prestigiosi musei e istituzioni italiane ed europee (da Versailles al Museo del Prado), oltre che da collezioni private, biblioteche e altri istituti pubblici. Tra i tanti artisti in esposizione Gaspar van Wittel, Pietro e Gianlorenzo Bernini e, naturalmente, Jacob Philipp Hackert.

Inoltre, l'iniziativa offre una riflessione su un settore del patrimonio centrale in questa fase storica.

Come mai avvenuto finora, le istituzioni stanno promuovendo iniziative di conservazione e valorizzazione dei giardini storici, considerati nella loro valenza culturale e in quella di benessere sociale, mediante considerevoli finanziamenti destinati al restauro e alla gestione. Nel Pnrr, infatti, una misura specifica è dedicata proprio al restauro e alla gestione di questi luoghi (al Parco reale di Caserta sono stati assegnati 25 milioni di euro), un intervento finanziario che, come ha sottolineato il direttore Maffei «offre l'opportunità per occuparsi con responsabilità di questo prezioso per quanto fragile patrimonio». Ma l'esposizione si pone anche l'obiettivo di narrare «i diversi valori che si celano dietro queste piccole rappresentazioni di paradiso, ricordando le esigenze urgenti di salvaguardia per assicurare la piena accessibilità e la trasmissione nel futuro di tanta bellezza. E non solo. Vorremmo ha spiegato la dg porre l'attenzione anche sulla necessità di formare e reperire nuove e specifiche professionalità che si occupino della cura e gestione dei giardini».

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Ma dietro al progetto c'è altro ancora. «Presentare l'iniziativa ad un pubblico internazionale (da qui la conferenza stampa nella sede romana dell'Associazione Stampa estera) e proporla in un periodo, quello estivo, di grande movimento turistico, sono state scelte ponderate. Il nostro obiettivo, a parte quello scientifico e di divulgazione, è ha spiegato Maffei di stuzzicare la curiosità dei turisti anche stranieri che sono in Campania in questa stagione, ma anche di favorire la loro permanenza almeno per qualche giorno a Caserta». Insomma, giardini in tutte le declinazioni e per tutti i gusti. «Il giardino dice, infatti, Alberta Campitelli, l'altra curatrice è narrazione, percorso di scoperta, trasmissione di messaggi, sperimentazione scientifica, creatura vivente che nasce, si trasforma, scompare. L'immagine in un dipinto gli dona immortalità, cristallizza un momento di splendore e ne celebra il committente». 

Ma l'esposizione è occasione per sperimentare pure i linguaggi del contemporaneo, con Fondazione Kainon, partner tecnico, mediante la ricostruzione virtuale di una prima parte del giardino immaginato da Luigi Vanvitelli nella celebre Dichiarazione dei Disegni e la punteggiatura di artisti contemporanei che interpretano il concetto di giardino quale possibile Paradiso. La mostra, organizzata dal Museo della Reggia di Caserta con Opera Laboratori, in partenariato con la Camera di Commercio e con il supporto di Amici della Reggia, Colonnese&Friends, Associazione Parchi e giardini d'Italia, Grandi giardini italiani e European Route of Historic gardens si avvale di un prestigioso Comitato scientifico internazionale e del contributo degli Orti botanici di Napoli e Portici.

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