La provincia di Caserta divisa in sedici zone. Aversa, Casal Di Principe, San Cipriano d’Aversa, Castel Volturno e Cellole sono le aree più «calde», dove la sfida alla diffusione del Covid-19 richiede eclettismo. E per questo, il questore di Caserta, Antonio Borrelli, esce dal collegamento web con il comitato di ordine e sicurezza con una certezza in più: «Possiamo farcela a controllare il territorio, ma in nostro soccorso sono arrivati i militari dell’Esercito. Era necessario, ci troviamo di fronte a 104 Comuni, solo tre sono senza contagi». Si cambia strategia: più divise in strada, meno cittadini che si spostano. La zona rossa è una realtà, da domenica.
I NUMERI
Ci saranno 50 unità in più a presidiare le strade dell’intera provincia di Caserta, al netto della presenza di carabinieri, polizia, guardia di finanza e polizia locale in servizio nei Comuni che sono investiti di un ruolo difficilissimo: dare la caccia al nemico invisibile, il virus Sars-Cov-2, che «vive» grazie agli spostamenti delle persone. «Ogni zona è di competenza di una forza di polizia diversa - dice Borrelli - abbiamo preferito questo metodo per essere anche più chiari e chirurgici. Non tralasciando l’ordinario. In questo periodo non sono, ad esempio, diminuite le violenze in famiglia e dobbiamo far fronte anche a questo. Se basta una denuncia online per far partire un’indagine, serve poi necessariamente la presenza del denunciante in questura o in commissariato. Quindi gli uffici sono funzionanti, tutti». Anche il commissariato di Aversa - chiuso due settimane fa per un cluster - è attivo. Ci sono ancora cinque poliziotti in convalescenza per Covid, ma nel distretto si lavora come al solito.
IL DECESSO
Proprio ieri è giunta invece la notizia della morte di un agente, in servizio in via Diaz ad Aversa, dopo essere risultato positivo al Coronavirus: si tratta di Vincenzo Spadarella, agente di 54 anni.
I PICCOLI COMUNI
Ma la percezione della diffusione del virus è diversa nei piccoli comuni, periferie ignote e spesso senza edicole in paese che hanno pochi casi. Pontelatone, ad esempio, dove però il contagio sta man mano crescendo. Oppure Ciorlano. «Nei Comuni con pochi abitanti - ha spiegato il questore - non abbiamo chiesto la collaborazione della polizia municipale perchè il personale è ridotto all’osso. Spesso i sindaci hanno in organico due o tre caschi bianchi, è impossibile organizzare dei turni con questi numeri». E c’è, invece, chi aiuta a segnalare assembramenti alle forze dell’ordine. Come a Pignataro Maggiore, dove i cittadini sono molto attivi sui social nel fotografare e denunciare. Intanto, aumentano i contagi anche a Trentola Ducenta, Lusciano e Cesa. E proprio il sindaco di Cesa, enzo Guida, sabato ha dichiarato: «La nostra comunità piange la morte un nostro concittadino deceduto per Covid19. Era ricoverato in ospedale e, anche nel suo caso, il virus è stato è più forte. Sebbene il bilancio di oggi ci indica 320 positivi attuali, con un buon numero di guariti, non possiamo di certo rallegrarci».