Elezioni a Caserta,
Marino e Zinzi al ballottaggio

Elezioni a Caserta, Marino e Zinzi al ballottaggio
di Claudio Coluzzi
Martedì 5 Ottobre 2021, 07:00 - Ultimo agg. 6 Ottobre, 07:10
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La sfida finale è tra quindici giorni. La corsa a sette per il Comune di Caserta seleziona Carlo Marino, centrosinistra, e Gianpiero Zinzi, centrodestra, per l'ultimo duello elettorale. In una città che soffre ormai da un decennio un dissesto finanziario senza fine, dove i servizi rasentano la decenza, anche la battaglia finale per Palazzo Castropignano, sede del Comune, si giocherà sulla speranza futura.

Carlo Marino, sindaco uscente, è riuscito a totalizzare il maggior numero di consensi, meno delle sue fortissime sette liste. Lo ha, alla fine, seguito a ruota Zinzi, consigliere regionale eletto con la Lega e figlio di Domenico, già presidente della Provincia e parlamentare di lungo corso per l'Udc. Ma nell'alternarsi dei dati usciti dalle varie sezioni è stato un testa a testa che si è protratto fino alla tarda serata di ieri. Niente di sorprendente, del resto, le previsioni della vigilia davano Marino e Zinzi al ballottaggio, esattamente in quest'ordine, e alla fine così è stato. Molto più distaccato, terzo per consensi, Pio Del Gaudio, già sindaco, arrestato ingiustamente e poi assolto e scagionato completamente da accuse infondate, che è tornato in pista anche per voglia di riscatto. È soddisfatto dei consensi totalizzati (circa il 14%), non andando molto più avanti di Romolo Vignola (circa il 13%), noto avvocato casertano che ha guidato i movimenti cittadini e dato voce ad un progetto di alternanza amministrativa.

Ai blocchi di partenza c'erano 31 liste, 753 candidati per 32 seggi a Palazzo Castropignano. Una vera baraonda nella quale non è stato facile conquistare preferenze: così Raffaele Giovine, attivista per il sociale di appena 30 anni, si è fermato al (10%), Errico Ronzo ha totalizzato un 2%, Ciro Guerriero si è dovuto accontentare di un 1% delle preferenze.

Ci sono due elementi che hanno pesato fortemente sull'esito del voto del capoluogo di Terra di Lavoro. Da una parte la grande frammentazione della proposta elettorale, per cui i voti di dissenso al sindaco uscente si sono spalmati su altri sei concorrenti. E poi, ma questo elemento ha pesato molto di più, il voto disgiunto. La possibilità, ossia, di votare un consigliere di uno schieramento ma il candidato sindaco di un altro. Così si vocifera di un bel «tesoretto» di preferenze che, all'ultima ora, sarebbe passato con il voto disgiunto da Marino a Zinzi. Certo, a giudicare dal peso elettorale delle liste del sindaco uscente e dai voti riportati da Marino, il voto disgiunto sembra aver penalizzato l'esponente del centrosinistra più che altri. 

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E ora? Ora si apre la possibilità di apparentamenti di cui però, per chi è arrivato dopo i due al ballottaggio, non si parla ancora.

Non sono discorsi da fare ad urne calde. Per cui si vedrà nei prossimi giorni. Nel frattempo già da oggi riprenderà una campagna durissima tra Marino e Zinzi. Bisogna convincere i consiglieri, sia quelli eletti sia quelli che non ce l'hanno fatta, a continuare a sensibilizzare gli elettori, come hanno fatto finora. Perchè c'è anche un altro dato da tenere in considerazione: questa volta è andato alle urne a Caserta il 4% in meno degli elettori delle passate amministrative. E la scelta di non recarsi al seggio potrebbe essere ancora più consistente nel secondo turno.

«Il ballottaggio era un esito assolutamente prevedile - dice Carlo Marino alla fine di una giornata dura - Ma certo i sondaggi che la Lega ha propinato sono stati smentiti dai fatti. I casertani hanno saputo premiare quanto di buono è stato fatto e ringrazio tutti per la fiducia che mi è stata accordata»

Ma per il sindaco uscente si apre la seconda fase della partita elettorale e lui rivolge un appello a tutti gli altri candidati: «Vincerà ora chi saprà meglio rappresentare tutta la città e quindi unire chi finora ha espresso anche un punto di vista diverso. Mi rivolgo apertamente in particolare a Giovine e Vignola che hanno portato avanti temi come l'ambiente e il rispetto dei beni comuni, contenuti anche nel mio programma. E mi rivolgo anche a chi si è riconosciuto in Del Gaudio e Bove per un progetto di una Caserta civica e liberale. Se uniamo le forze potremo creare una grande coalizione nell'interesse della città». 

Soddisfatto del ballottaggio Gianpiero Zinzi alla guida di una coalizione di centrodestra: «Era il nostro obiettivo, nonostante le bugie artatamente fatte circolare dall'amministrazione uscente sulla riconferma al primo turno. Noi continueremo a essere in strada a incontrare i cittadini. A parlare di temi e di progetti, di come costruiremo un futuro diverso per Caserta. Abbiamo la possibilità di dare una svolta alla nostra terra, finalmente. E siamo certi che i casertani sapranno cogliere questa opportunità».

Poi l'affondo sul prosieguo della campagna elettorale: «Gli elettori sono consapevoli del fatto che ci vuole una svolta dopo ventiquattro anni di Marino al (mal)governo di questa Città. Non ci appartengono le offese continueremo a chiedere conto a Marino perché, nonostante gli annunci di un marcia indietro sul biodigestore a Ponteselice, il progetto in Regione stia andando avanti con la realizzazione di un impianto a poche centinaia di metri dalla Reggia di Caserta».

Nelle altre due sfide nei centri maggiori con il proporzionale Antonio Mirra ha trionfato a S. Maria C. V. su Raffaele Aveta e Gabriella Santillo vincendo al primo turno. A Sessa Aurunca, invece, Lorenzo Di Iorio conquista la vittoria al primo turno, con Silvio Sasso ed Antonio Fusco distanziati di pochi voti per la seconda piazza. 

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