Le elezioni amministrative si avvicinano e iniziano a circolare anche i sondaggi. Qualche giorno fa è stato elaborato e diffuso quello della società «Noto sondaggi» che ha sottoposto ai cittadini intervistati tre domande riguardanti i sei candidati sindaco di Caserta in campo, lasciando fuori il sindaco Carlo Marino per poi analizzare il campione su due domande specifiche. In particolare, si è tentato di focalizzare la conoscenza del sindaco Marino per singoli profili della popolazione, distinguendo per sesso e fasce di età (da 18 a 34 anni, da 35 a 54 e oltre i 55) i campioni analizzati; l'altra domanda riguardava il giudizio sull'operato di Marino, sempre seguendo lo stesso criterio.
Per i singoli candidati, tra i quali non compare per il momento alcuna donna, c'è Pio Del Gaudio a guidare la classifica.
Guardando il sondaggio la spina nel fianco di Marino sarebbe rappresentata proprio da Del Gaudio, un elemento da non sottovalutare perché la presenza di Del Gaudio potrebbe essere determinante per far scattare il turno di ballottaggio. Per quanto riguarda le intenzioni di voto al ballottaggio lo scontro sarebbe tra Zinzi e Marino con il 54% per il primo e il 46% per il sindaco uscente.
In attesa del responso delle urne Marino e Zinzi già stanno battibeccando a distanza. L'ultimo terreno di scontro in ordine cronologico, prima attraverso i social e poi a colpi di comunicati stampa, sono stati i fondi per il Pnrr. Ad innescare la polemica sarebbe stato proprio Zinzi che ha ripreso un'intervista rilasciata da Marino al settimanale l'Espresso: «Sul principale settimanale della sinistra, il sindaco Marino afferma che Caserta non presenterà progetti per ottenere i soldi del Pnrr, perché a corto di dipendenti. Lo dice proprio lui che ne ha pre-pensionati oltre 100 appena insediato in Comune per risparmiare sui conti. Un atto che rischia di costare quasi un milione di euro di risarcimento dopo la causa intentata dagli stessi dipendenti da lui cacciati. E di farci perdere il treno della ripartenza economica del dopo pandemia. In conclusione: meno dipendenti, un nuovo debito e senza risorse per ottenere i fondi europei». È stata pronta la risposta dell'Anci Campania, di cui Marino è presidente: «Purtroppo il furore elettorale offusca la ragione e il buonsenso del consigliere regionale della Lega, Gianpiero Zinzi, che prende a pretesto un articolo pubblicato dal settimanale l'Espresso per un attacco forsennato al presidente di Anci Campania, Carlo Marino. Lo sbadato Zinzi, distratto dalla propaganda elettorale e avendo come unico obiettivo quello di guadagnarsi un titolino o una manciata di like al fine di recuperare il suo elettorato sparpagliato e disorientato, non riesce a cogliere la differenza che esiste tra Marino-sindaco di Caserta e Marino-Presidente di Anci Campania. È in questa seconda veste che Marino è stato intervistato dall'Espresso». Ma Zinzi ha rilanciato appellandosi al presidente nazionale dell'Anci Decaro affinché «l'Anci non diventi uno strumento di campagna elettorale. È grave che un candidato sindaco usi i canali di comunicazione istituzionali e il suo ruolo di presidente regionale pro-tempore per attaccare un suo diretto competitor».