Caserta: torna la pace tra i dem,
​il sindaco Marino ancora in pole

Caserta: torna la pace tra i dem, il sindaco Marino ancora in pole
di Lia Peluso
Sabato 13 Febbraio 2021, 09:30
4 Minuti di Lettura

La settimana che si sta appena concludendo è stata segnata da incontri ufficiosi in vista delle elezioni amministrative. A Caserta il quadro delle alleanze non si è ancora delineato e i nomi dei candidati sindaci non spuntano fuori. La linea è di attendere le evoluzioni delle trattative che sono in corso. Il tavolo riunito da Italia Viva ha subito una frenata, complice anche l'emergenza sanitaria, ma forse anche i confronti con il vertice regionale.



Il Partito democratico ha confermato l'appoggio al sindaco uscente, Carlo Marino, ma sembrerebbe che in casa Pd tiri un'aria di riappacificazione tra il gruppo del segretario cittadino, Enrico Tresca, e quello dei dissidenti che si erano espressi con un documento nel quale veniva rappresentata la loro contrarietà rispetto al metodo utilizzato per confermare la candidatura bis di Marino, al punto che avevano deciso di prendere parte a riunioni con altri gruppi, puntando a costruire una candidatura alternativa a Marino, costituendo nuove alleanze.
Un passo avanti, sul finire di questa settimana, sarà fatto stamattina dal partito di Carlo Calenda che ha deciso di illustrare il proprio programma e iniziative per la campagna elettorale di questa primavera.

Una conferma che Azione sarà presente alla competizione elettorale di Caserta, ma forse anche in altri comuni, a partire da Santa Maria Capua Vetere, con una propria lista. Il sostegno di Azione dovrebbe essere a Carlo Marino, salvo verificare chi saranno gli altri gruppi e partiti che faranno parte della coalizione, perché i rappresentanti di Azione hanno già chiarito che non prenderanno parte a coalizioni nelle quali sarà presente il Movimento 5 stelle. 

LEGGI ANCHE Caserta comunali, alleanza con M5s e frattura nel Pd le spine del centrosinistra


Intanto, anche sul fronte del centrodestra qualche piccolo passo avanti è stato fatto, non tanto sul nome del candidato sindaco, quanto sull'organizzazione dei singoli partiti ed è il caso di Forza Italia. Il coordinatore Giorgio Magliocca ha chiesto aiuto proprio in vista delle elezioni amministrative e ha nominato come suo co-coordinatore Giuseppe Forte, il quale è già coordinatore a Sessa Aurunca e padre di Amelia che è stata candidata e scelta proprio da Magliocca alle elezioni regionali di settembre scorso. Una scelta non casuale quella di Forte in considerazione che Sessa Aurunca è uno dei comuni, tra l'altro con più di 15mila abitanti, che andrà al voto. Il centrodestra - Fi, Fratelli d'Italia e Lega - sta attendendo le indicazioni dal livello nazionale dei rispettivi partiti per poi procedere a indicare i candidati sindaci nei comuni più grandi: oltre Caserta e Sessa Aurunca, c'è Santa Maria Capua Vetere. Io Firmo per Caserta e Caserta Decide stanno continuando il percorso elettorale già tracciato che potrebbe vederli insieme con un candidato unitario alle elezioni e poi ci sono: Pio Del Gaudio, già sindaco di Caserta che, in campo con liste civiche, potrebbe ricevere l'appoggio anche del Partito repubblicano; in campo c'è Ciro Guerriero, con la sua associazione Caserta Kest'è, e Rosi Di Costanzo, con il movimento Speranza per Caserta. Nei prossimi giorni si delineerà anche il tavolo di associazioni e movimenti insediato dall'ex consigliere comunale Enzo Bove.

Intanto, i consiglieri comunali di Speranza per Caserta, Norma Naim e Francesco Apperti, continuano nella loro opposizione all'attuale maggioranza in consiglio comunale. I consiglieri hanno inviato una segnalazione all'Autorità nazionale anticorruzione e alla sezione di controllo della Corte dei conti della Campania avente a oggetto la riconferma della partecipazione all'Asmel consortile, decisa dal consiglio comunale lo scorso 30 dicembre. La maggioranza ha approvato la proposta dell'amministrazione Marino di confermare la partecipazione all'Asmel e di continuare a servirsi della società come stazione unica appaltante nonostante la sentenza emessa dal Consiglio di Stato che ha stabilito l'illegittimità delle gare gestite dal consorzio dei comuni. «Anche in consiglio comunale abbiamo fatto presenti - ha dichiarato Apperti - la grave questione dell'illegittimità dell'Asmel come stazione appaltante e i rischi che corre l'ente nell'insistere su questa strada. L'Anac ha chiarito, e la magistratura amministrativa ha confermato, che le gare d'appalto non possono essere gestite dal consorzio in quanto ente di natura privatistica».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA