Elezioni provinciali a Caserta:
sei liste e 96 candidati

Elezioni provinciali a Caserta: sei liste e 96 candidati
di Lia Peluso
Sabato 14 Settembre 2019, 12:00
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Sono sei le liste consegnate ieri presso la sede della Provincia in via Lubich. In corsa 96 candidati per un posto in consiglio provinciale, composto da 16 consiglieri. Le votazioni si svolgeranno il 3 ottobre, dalle 8 alle 20, ma adesso la commissione elettorale presso l'omonimo ufficio della Provincia dovrà esaminare le liste e convalidarle. Ci sono diverse criticità già emerse e tutte riguardanti per il momento le liste del centrosinistra.
 
Il rischio più grande lo corre una lista del Partito democratico che potrebbe essere esclusa dalla competizione. Si tratta di «Democratici per Terra di Lavoro» a cui hanno lavorato il consigliere regionale Stefano Graziano, la presidente del partito Camilla Sgambato e l'europarlamentare Pina Picierno. Il problema che è stato riscontrato riguarderebbe delle irregolarità sulla raccolta delle firme che accompagnano la lista. In queste ore i democratici sono al lavoro per tentare di risolvere il «pasticcio» integrando la documentazione ed evitare la ricusazione della lista. Non è l'unica criticità rilevata a poche ore dalla presentazione delle candidature perché altre due liste di area centrosinistra, «Liberi e Moderati» e «Democratici per Terra di Lavoro», potrebbero vedersi eliminato un candidato ciascuno per non aver rispettato la quota rosa. In bilico ci sarebbero Arturo Spina, per la lista del Pd, e Stanislao Supino, per «Liberi e Democratici», dei consiglieri regionali Luigi Bosco e Giovanni Zannini.

Infine, c'è il caso delle doppie firme, vale a dire la sottoscrizione di più liste da parte di alcuni amministratori e, se questa irregolarità dovesse essere confermata, gli stessi sarebbero fuori dalla competizione. La prossima settimana la commissione elettorale si esprimerà confermando quali liste e rispettivi candidati saranno in corsa il prossimo 3 ottobre per il rinnovo del consiglio provinciale. La presentazione delle liste per le elezioni provinciali, con il rischio di esclusione di «Democratici per Terra di Lavoro», ha alimentato lo scontro all'interno del Pd. Gli animi erano già abbastanza infuocati dopo che il segretario provinciale Emiddio Cimmino aveva riunito la segreteria provinciale, poi rinviata a mercoledì, con all'ordine del giorno le sue dimissioni.

C'è un ulteriore elemento di attrito, guardando sempre in casa Pd, che si è aggiunto ieri pomeriggio. La presidente e componente della segreteria nazionale Camilla Sgambato, mentre segue con attenzione le sorti della lista, rispetto alla quale anche lei ha dato un contributo, è andata all'attacco degli animatori della seconda lista, Nicola Caputo e Gennaro Oliviero, del Pd «Democratici per Caserta».

«Nel Pd - ha detto - non c'è spazio per chi amministra insieme alla Lega. È evidente che quanti condividono esperienze amministrative e siedono nei consigli comunali con esponenti e dirigenti della Lega e di altre formazioni di centrodestra, all'interno di maggioranze trasversali, non avrebbero dovuto oggi trovare spazio come candidati nelle liste del Pd, né tantomeno domani potranno far parte del gruppo consiliare del nostro partito in seno al consiglio provinciale. Pertanto chiedo al segretario e alla segreteria tutta di impedire manovre di trasformismo che non sarebbero comprese dai territori e che tanto male hanno fatto finora al nostro partito». Il riferimento di Sgambato è a Carlo Russo, consigliere provinciale uscente che a Santa Maria Capua Vetere siede tra i banchi della maggioranza insieme alla Lega.
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