Eroe di Stato con medaglia al valore
ma senza indennizzo e spese a carico

Eroe di Stato con medaglia al valore ma senza indennizzo e spese a carico
di Domenico Zampelli
Lunedì 21 Giugno 2021, 08:36
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Eroe per lo Stato con tanto di medaglia d'argento al valor militare, ma il beneficio economico decorre non dall'evento, ma dal conferimento dell'onorificenza. E lo ribadisce anche la Cassazione.
una vicenda singolare, quella che vede coinvolto un maresciallo dei carabinieri del casertano in pensione. In servizio a Napoli con il grado di brigadiere, nell'ottobre del 1995 insieme a un collega, arrestava dopo un conflitto a fuoco un pericoloso camorrista. Operazione di servizio per la quale nel febbraio 2006 era arrivata per entrambi gli appartenenti alla Benemerita, con decreto del presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi, la medaglia d'argento al valor militare.

Questa la motivazione in entrambi i casi: «Effettivo a reparto operativo di grande città ad elevato indice di criminalità, incurante del rischio cui si esponeva, affrontava coraggiosamente - unitamente a commilitone - pericoloso malvivente armato di pistola responsabile di flagrante omicidio di pregiudicato del luogo, appartenente ad opposta fazione camorristica. Fatto segno a colpi d'arma da fuoco, reagiva con la pistola in dotazione ferendo l'omicida e il complice, appostato nelle vicinanze, pure armato, catturandoli. Chiaro esempio di elette virtù militari e alto senso del dovere».


La normativa prevede che all'onorificenza si accompagni anche una indennità denominata «soprassoldo». Riconosciuta e corrisposta dalla Ragioneria dello Stato di Caserta, ma con decorrenza dal febbraio 2006, cioè dalla data della proposta del Ministro della Difesa al Presidente della Repubblica in ordine al conferimento della onorificenza. Provvedimento impugnato dal maresciallo, che richiede la decorrenza dal 1995, cioè dall'evento che ha determinato l'onorificenza. Viene quindi richiesta l'applicazione in via analogica della disciplina dettata per il similare emolumento previsto a corredo delle decorazioni al valor militare per fatti di guerra. Ma il ricorso viene respinto prima dalla Sezione Giurisdizionale Regionale della Campania e poi dalla Sezione Giurisdizionale Centrale d'appello di Roma della Corte dei Conti. In entrambi i casi, viene sottolineato che la regolazione di diritti e benefici connessi alle vicende belliche non può essere applicato in via analogica alle benemerenze riconosciute ai carabinieri.

Decisione adesso confermata anche dalle Sezioni Unite della Cassazione.

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«Il giudice contabile spiegano gli ermellini - lungi dall'incorrere nell'eccesso di potere giurisdizionale e tantomeno nella creazione di norme non esistenti nell'ordinamento, ha svolto il proprio della funzione giurisdizionale mediante l'interpretazione della normativa, nel caso de quo quella regolante le onorificenze per valor militare ratione temporis applicabile». E il ricorrente viene anche condannato a pagare il doppio del contributo unificato. Nulla da fare, quindi. Per la normativa italiana non si è eroi dal momento del gesto, ma da quando viene conferita la medaglia.
 

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