Aveva terminato il suo turno di lavoro in un ristorante alle tre di notte, ma una «sorpresa» lo attendeva: il finestrino della sua auto era stato ridotto in frantumi, i sedili ribaltati e la vettura era stata messa a soqquadro. Roberto Fusciello, arrabbiato, si è lanciato così in uno sfogo sul social Facebook definendo «ladri di mele» i criminali che la notte fra sabato e domenica, nei pressi di piazza Gramsci a Caserta, hanno violato il suo mondo.
La microcriminalità arriva nel cuore di Caserta, a un passo dalla Reggia. «Mi sono sentito impotente, dopo una serata di lavoro», ha spiegato Roberto, abituato a discutere e a rapportarsi con ragazzi «difficili» perché gestisce una cooperativa sociale con la collaborazione del dipartimento di giustizia minorile. Roberto si è rimesso in gioco a 40 anni perché ama cucinare, nonostante abbia un’attività come primo lavoro che lo soddisfa. «I ladri hanno rovistato in ogni dove in cerca di qualche bene, come un paio di occhiali o un tablet - ha spiegato - tutte cose che non hanno trovato. Dopo l’ira iniziale nei confronti delle persone che hanno preso di mira la mia auto non riesco neanche a provare rancore, tanto sono sfortunate. Io alle 3 di notte ero appena uscito dal locale, per dare un impulso alla mia passione per la cucina, nei week end lavoro come aiuto cuoco in un ristorante. Sono fortunato. I criminali che sfasciano i beni altrui, invece, non lo sono», ha concluso.
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