Esorcismi e abusi, al via processo
Tra i testi vescovo ausiliare Roma

Esorcismi e abusi, al via processo Tra i testi vescovo ausiliare Roma
di Mary Liguori
Martedì 19 Giugno 2018, 07:40 - Ultimo agg. 09:54
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Quattro imputati, cinquanta testimoni, diverse richieste di accredito da parte di televisioni nazionali. Inizia oggi, a Palazzo di giustizia di Santa Maria Capua Vetere, il processo a don Michele barone, il sacerdote in carcere per maltrattamenti e lesioni su minore e per violenza sessuale su due ventenni. 
Le pratiche di esorcismo su una 13enne con problemi psichici, adolescente che secondo il sacerdote era affetta da possessione demoniaca, sono alla base dell’accusa che sarà rappresentata in aula dai sostituti procuratori Alessandro Di Vico e Daniela Pannone, coordinati dall’aggiunto Alessandro Milita della procura diretta da Maria Antonietta Troncone.
Pratiche violente che i genitori della ragazzina non avrebbero fermato, ma anzi avrebbero incoraggiato: per questa ragione sono ambedue a processo ed hanno temporaneamente perso la potestà genitoriale sulla figlia. Li difende il penalista Giuseppe Stellato. Alla sbarra c’è poi l’ex capo della Digos di Caserta, del commissariato di Maddaloni e del posto operativo di Casapesenna, il dirigente di polizia Luigi Schettino. 

IL VESCOVO DI ROMA 
Depositata negli ultimi giorni la lista dei testi che la difesa di don Michele Barone sottoporrà al collegio presieduto da Maria Chiara Francica. Tra gli altri, spicca il nome di monsignor Daniele Libanori. Gesuita ed esorcista, nel gennaio scorso è stato nominato da papa Francesco vescovo ausiliare della diocesi di Roma. L’avvocato Carlo Taormina, che difende il prete, chiama in causa anche Caroline Doherty, la collaboratrice irlandese del sacerdote che, proprio da queste colonne, ha di recente difeso a spada tratta l’operato del prelato di Casapesenna che, in Irlanda, si recava molto spesso per celebrare messa e, secondo i pm, anche per raccogliere offerte in denaro in forma di ex voto. Nella lista testi c’è anche la giovanissima presunta veggente di Casapesenna: una ragazza attraverso la quale, secondo i fedeli, parlano sia la Madonna che San Michele.

IL POLIZIOTTO
Per la difesa del commissario Luigi Schettino, rappresentata dall’avvocato Carlo De Stavola, dovrebbero invece essere ascoltati in aula diversi esponenti della Polizia di Stato. La contestazione che riguarda Schettino è riferita, infatti, al presunto tentativo di avere cercato di convincere la sorella della minorenne al centro dei fatti a ritirare l’esposto che aveva presentato contro il prete. Denuncia che la ragazza sottoscrisse al commissariato di Chiaiano, ma che poi transitò senza esiti sia per il commissariato di Aversa che per l’ufficio minori della questura di Caserta. Ragion per cui, nell’elenco della difesa, compaiono i nomi del questore Antonio Borrelli, del capo della squadra mobile di Caserta, Filippo Portoghese, e di altri dirigenti di polizia. Storia a sé, infine, la figura di Vito Esposito, fino a febbraio stretto collaboratore di Schiettino in commissariato a Maddaloni. Secondo la ricostruzione della Procura Esposito era presente all’esorcismo praticato su una delle vittime nel castello di Maddaloni e nel giorno in cui la sorella della vittima si presentò in commissariato per la questione dell’esposto. Momento cruciale per la ricostruzione accusatoria e, dal punto di vista di Schettino, anche per la tesi difensiva.

LE VITTIME
Come detto, a parte la 13enne al centro della vicenda, per mesi sottoposta a violenti esorcismi definiti dal gip «torture medievali», e rimasta secondo il pm sfregiata in modo permanente, tra le vittime ci sono due maggiorenni. Si tratta di due ex adepte del sacerdote. Una, rappresentata dall’avvocato Rossella Calabritto, accusa il prete di avere abusato sessualmente di lei mentre accompagnava il cognato, a suo dire indemoniato, in un pellegrinaggio a Medjugorie. L’altra, che ritiene di avere avuto problemi di possessione, è rappresentata dall’avvocato Luigi Mordecchio e accusa a sua volta don Barone di averla costretta a rapporti sessuali sia durante una gita spirituale che a Casapesenna. Entrambe le ragazze sono state ascoltate in incidente probatorio con modalità protetta nei mesi scorsi ed hanno confermato le accuse.
La minorenne, ad oggi, non è ancora stata interrogata. È rappresentata dal procuratore speciale Maria Teresa De Vicolo e dall’avvocato Rosario Cristiano.  
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