Estate a secco di drink a Caserta:
vietati dal sindaco dopo mezzanotte

Estate a secco di drink a Caserta: vietati dal sindaco dopo mezzanotte
di Fabrizio Arnone
Giovedì 5 Agosto 2021, 08:25 - Ultimo agg. 20:29
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È stata prorogata fino al 31 agosto l'ordinanza sindacale che limita il consumo di alcol in città. Il provvedimento è stato adottato ieri dal primo cittadino del capoluogo, Carlo Marino, ed è immediatamente operativo.
L'ordinanza in questione è quella del 24 giugno scorso, emanata d'urgenza dal sindaco per limitare situazioni di possibili contagi tra i giovani avventori della movida e per tentare di porre un freno ai tanti episodi di violenza registrati ogni fine settimana nel centro della città. In particolare, l'ordinanza dispone: il divieto di consumo di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione e in qualsiasi contenitore, tutti i giorni dalle ore 24 e fino alle ore 8, a decorrere dal 4 agosto al 31 agosto 2021, nelle aree pubbliche, aperte al pubblico e soggette a uso pubblico di tutta la città; dalle ore 20 è vietata, a tutte le attività commerciali, la vendita di bevande da asporto in contenitori di vetro; è consentita, fino alle 24, la vendita di qualunque tipo di bevanda in contenitori di altro materiale ammessi dalla vigente normativa igienico-sanitaria. Naturalmente, le limitazioni sono intese non applicabili al servizio di consegna da asporto e a domicilio che resta garantito sempre e comunque.

«Il consumo smodato di alcol è spesso accompagnato da atteggiamenti o comportamenti che sfociano in una tendenziale aggressività, e non è raro che tali gruppi di persone, per ragioni futili, scatenino risse tra di loro o riversino la loro aggressività verso passanti, atteso il loro stato di agitazione psicofisico», si legge nel documento.

E il centro storico, infatti, è stato in più occasioni teatro di vere e proprie risse tra giovani per futili motivi. Situazioni rese ancora più pericolose da una circostanza: i protagonisti delle violenze sono spesso gruppi di ragazzi che si accaniscono, in branco, contro il povero malcapitato di turno. Questa problematica nel tempo si è aggravata sempre di più, rendendo necessaria perfino una riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, per riorganizzare le forze dell'ordine in campo e provare a reprimere il fenomeno.

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Ma non sono solo le risse di ogni fine settimana la causa dell'ordinanza sindacale di limitazione del consumo di bevande nelle aree pubbliche. «La zona del centro storico di Caserta, dove sono ubicati numerosi locali ed esercizi di vicinato ed è pertanto più facile approvvigionarsi di bevande alcoliche, è frequentemente teatro di fenomeni di bivacco e di degrado, nonché di condotte che compromettono le comuni regole di vita civile - spiega il sindaco Marino nelle premesse dell'ordinanza - e questo succede incidendo in maniera fortemente negativa sulla qualità urbana in termini di quiete pubblica e di decoro, con notevole detrimento delle condizioni di vivibilità cittadina e conseguente degrado urbano». A questo si deve aggiungere, poi, che le strade di Caserta nel post serata si trasformano in un ricettacolo di rifiuti di ogni tipo e non è difficile imbattersi in bottiglie di vetro rotte a terra o lasciate sui lati dei marciapiedi. Tutto questo con buona pace di chi la città vorrebbe viverla di giorno, nell'ordine e nella pulizia che merita qualsiasi città, a maggior ragione un capoluogo.

Già a giugno, l'ordinanza fu duramente contestata dai commercianti del centro. Per tutti, infatti, il problema delle risse e del degrado cittadino non è da ricercarsi nel consumo di alcol quanto nella mancanza di rispetto delle regole comuni e di buon senso. Anche perché, dal loro punto di vista, c'è un aspetto da non sottovalutare: le limitazioni potrebbero frenare la ripresa economica del settore, di cui la categoria sente un gran bisogno. 

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